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Case della Comunità: ASL 5 chiama a raccolta gli Enti del Terzo Settore In evidenza

Scade il 18 aprile l'avviso per partecipare alla co-programmazione delle 6 Case della Comunità previste dal PNRR, da Levanto a Luni

Le nuove Case della Comunità che nasceranno sul territorio della ASL 5 vogliono essere molto più di semplici strutture sanitarie. L'obiettivo è costruire veri e propri punti di riferimento per la salute e il benessere delle persone, in stretta collaborazione con il Terzo Settore.
Per questo motivo, ASL 5 ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse rivolto alla società civile: una chiamata aperta a tutte le realtà iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), per partecipare a un percorso condiviso di co-programmazione.
L'avviso scade il 18 aprile 2025.

Cosa sono le Case della Comunità?
Le Case della Comunità sono il cuore del nuovo ecosistema di salute territoriale previsto dal PNRR. Non si tratta solo di costruire nuovi edifici, ma di cambiare approccio alla salute: non più solo cura, ma anche prevenzione, ascolto, accompagnamento.

Lo ha spiegato bene la dottoressa Claudia Di Bernardo, direttrice del Distretto 18: "La vera innovazione è nel modo in cui ci prendiamo cura delle persone, non solo nei luoghi in cui lo facciamo". A rafforzare questo messaggio sono intervenuti anche gli altri direttori di distretto – Carlo Martini (Val di Magra), Maria Elena Cavallo (Riviera, Bassa e Alta Val di Vara) – e Gilda Esposito, ricercatrice senior dello spin-off universitario Moca Future Designers, incaricato da ASL 5 di facilitare il percorso di ricerca intervento.

"Da soli, come istituzioni, non possiamo più farcela", ha dichiarato la dottoressa Cavallo. Ed è per questo che ASL 5 guarda alle comunità come un alleato prezioso. Le associazioni e cooperative che ogni giorno lavorano sul territorio conoscono bene i bisogni reali delle persone e possono portare idee nuove e competenze specifiche, aiutando a rendere le Case della Comunità più accessibili e inclusive.

In Italia si è creata un'alleanza attorno a questo nuovo modello di salute, l'Alleanza per le Case della Comunità, e anche a livello locale il CSV Vivere Insieme è attivo e propositivo nella promozione del bando e nella costruzione della reti tra enti.
Il percorso di co-programmazione proposto da ASL 5 ruota attorno a tre grandi obiettivi:
1. Innovare: sperimentare nuovi modi di lavorare insieme per il benessere delle persone.
2. Ascoltare: mappare i bisogni reali delle comunità locali.
3. Condividere: valorizzare le esperienze e le competenze di chi opera già sul territorio.
Non è previsto un vincolo geografico rigido: ogni ente può proporre idee anche per territori diversi da quello in cui opera, anche se è preferibile una forte conoscenza del contesto locale, in linea con il principio di prossimità che anima il progetto.

Ogni distretto ha già avviato relazioni con gli enti del territorio e ha raccolto segnalazioni e proposte.
* Distretto 19 Val di Magra: priorità alla creazione di collegamenti con i servizi sanitari toscani e l'ipotesi di attivare punti di raccolta sangue nelle Case della Comunità.
* Distretto 17 (Riviera, Bassa e Alta Val di Vara): esperienze già in corso come l'infermiere di famiglia a Rocchetta di Vara, il supporto alla genitorialità a Beverino e un patto educativo per i giovani a Riccò. Ora si guarda ai comuni di Follo e Bolano per strutturare nuovi interventi.
* Distretto 18 (Spezia, Lerici, Porto Venere): focus sull'immigrazione, con un punto di ascolto per la comunità bengalese, e sulla fragilità e l'invecchiamento attivo, in collaborazione con il Comune della Spezia.

Un tema trasversale a tutti i distretti è il sostegno alle famiglie con anziani non autosufficienti, soprattutto per facilitare l'accesso alle assistenti familiari.
Un altro elemento chiave sarà la Centrale Operativa Territoriale (COT), un sistema di coordinamento che mette in rete medici, infermieri, servizi sociali, ospedali, RSA, Comuni e Terzo Settore. La COT fungerà da "regia" per garantire continuità assistenziale e risposte rapide ai bisogni delle persone, collegando casa, ospedale e territorio.

L'avviso pubblico per la co-programmazione rappresenta un'opportunità concreta per il Terzo Settore di partecipare alla trasformazione del sistema socio-sanitario locale. E' un'occasione per contribuire a creare luoghi dove la salute sia davvero di tutti, e dove la comunità giochi un ruolo attivo. ASL 5 invita quindi tutte le realtà interessate a presentare la propria candidatura entro il 18 aprile 2025, convinta che solo insieme si possa costruire una risposta di salute più vicina, più giusta, più umana.

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