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Tutte le misure adottate per la sicurezza e le regole da rispettare.

L'Associazione è invece favorevole al temporaneo spostamento della movida in Passeggiata Morin.

Versamenti previsti in due rate: la prima con scadenza 16 Giugno 2020, la seconda con scadenza il 16 Dicembre 2020.

Su fiscalità regionale, riprogrammazione dei fondi europei sul sociale e a sostegno del mondo del lavoro e delle imprese.

Pensionati e percettori di Naspi possono richiedere al patronato Inapa la certificazione unica fondamentale per la dichiarazione dei redditi.

L'azienda esprime stupore in seguito alla nota delle sigle sindacali liguri.

Confcommercio, Confesercenti e CNA criticano la decisione di non spostare il mercato del venerdì: "Troppi banchi in un'area piccola".

Cna fa chiarezza sulle misure di sostegno varate dal governo.

Cappelli di Confartigianato: "Ripartiremo nel 2021, ma fino ad allora rimarremo senza reddito".

Il commento del direttore di Confartigianato Giuseppe Menchelli.

L'assessore regionale Benveduti: "Faremo del nostro meglio per soddisfare quante più domande possibili".

Chiunque abbia iniziato a usare le sigarette elettroniche avrà già sentito parlare del glicole propilenico. Ma di che cosa si tratta per la precisione e qual è il suo scopo per i dispositivi che vengono usati per svapare? Lo abbiamo chiesto al responsabile di Svapo Web: Arcangelo Bove. Occorre sapere, prima di tutto, che il Glicole propilenico è un composto chimico privo di colore e privo di odore. Dal punto di vista industriale esso viene prodotto attraverso l’idratazione dell’ossido di propilene puro. Senza entrare in dettagli troppo tecnici, è sufficiente sapere che sono due le modalità attraverso le quali questa reazione si può verificare: in modalità non catalizzata a temperature comprese tra i 200 e i 220 gradi; in modalità catalizzata a temperature comprese tra i 150 e i 180 gradi. Vengono impiegate quantità di alcali modeste, resina scambiatrice o acido solforico.

Le sigarette elettroniche

In una sigaretta elettronica il rapporto tra il glicerolo vegetale e il glicole propilenico è di 50 a 50. Non è un dato da sottovalutare: infatti per conferire a un fluido un certo aroma si può ricorrere a degli aromatizzanti accessori o a un additivo. Si tratta di una decisione personale. In qualsiasi caso l’aroma ha lo scopo di profumare il vapore che viene generato dalla sigaretta elettronica: questo è il motivo per il quale si può integrare la base di propilene con una quantità corrispondente a non più del 10% della miscela. In base al metodo che viene utilizzato per svapare, è possibile alterare la composizione, per esempio al fine di conseguire prestazioni migliori. È frequente, tra chi usa la sigaretta elettronica, cimentarsi in molteplici sperimentazioni, alla ricerca della formula ideale.

Quando aumentare il glicole propilenico

Nel caso in cui la quantità di glicole propilenico venga aumentata, per esempio fino a una concentrazione pari al 65%, è possibile beneficiare di sensazioni più ricche a livello del palato. Non solo: un accorgimento di questo tipo permette di attenuare la secchezza della bocca, che è uno dei difetti più comuni nello svapo. Nel caso in cui ad essere aumentata sia la concentrazione di Glicerina vegetale, invece, ciò a cui si assiste è un miglioramento delle tecniche di tiro polmonare. È bene non esagerare, però, perché il fluido potrebbe avere un retrogusto quasi dolciastro. Per scongiurare questo rischio è sufficiente ricorrere ad aromi che permettono di avvertire un sapore più gradevole.

Come modificare il gusto

Come si può intuire, non è poi così complicato adeguare alle proprie necessità le tecniche con le quali vengono preparati i fluidi chimici: anzi, questo è uno dei fattori che hanno fatto sì che la e-cig si diffondesse così tanto. Dal momento che i liquidi possono essere personalizzati come meglio si crede, gli svapatori più esperti decidono di realizzare in autonomia i fluidi che poi andranno a mettere all’interno delle cartucce. Le sperimentazioni potenziali sono pressoché infinite, anche perché non esiste una formula sola. Ecco, quindi, che le percentuali di ingredienti possono essere variate a seconda dei campioni che devono essere preparati. Allo stesso tempo meglio provare i liquidi in commercio ed evitare di creare miscele per il puro divertimento di improvvisarsi alchimisti, entra su svapoweb.it e lancia la ricerca “liquidi sigaretta elettronica”, scoprirai un infinita varietà di aromi per tutti i gusti.

Come comprare il glicole propilenico online o in farmacia

Il glicole propilenico è facile da reperire, sia online che in farmacia. Inoltre, si trovano flaconi con una capacità notevole in tutti quei negozi che mettono in vendita materie prime per i reparti industriali e per i laboratori alimentari. Insomma, il glicole propilenico viene utilizzato in tantissimi mercati: quello dei trattamenti veterinari, quello della refrigerazione, quello dell’industria cosmetica, quello farmaceutico, e così via. I fluidi per lo svapo, invece, sono disponibili unicamente nelle tabaccherie e nei negozi autorizzati.

Perché le sigarette elettroniche hanno bisogno del glicole propilenico

Il fumo di una sigaretta elettronica, che poi in realtà fumo non è, non è determinato dalla combustione del tabacco; esso, invece, è il risultato dell’evaporazione di un liquido che deve essere inalato. Oltre al glicole propilenico, la composizione del preparato include gli aromi, l’acqua depurata e il glicerolo vegetale. La nicotina può essere presente o meno a seconda delle preferenze. La produzione del vapore viene supportata dalla resistenza, che a sua volta è alimentata da una batteria ricaricabile, per effetto di un processo di nebulizzazione che coinvolge il liquido presente all’interno delle cartucce.

In risposta alla crisi delle piccole attività commerciali, aggravata dal coronavirus.

Per i professionisti che non superano i 400mila euro di ricavi per la prestazione di servizi si applica, come noto, il regime di contabilità semplificata (la soglia si innalza a 700mila euro per le altre attività). L’obbligo di applicare tale regime in tutte le occasioni in cui ciò è possibile deriva dalla modifica del regime forfettario che si è concretizzata per effetto della Legge di Bilancio 2020. Di conseguenza, i contribuenti che non sono in possesso dei requisiti che consentano loro di far parte del regime forfettario dovrebbero prendere in considerazione l’ipotesi di mettersi in cerca di un software da usare per la contabilità semplificata.

Come funziona il regime semplificato

Entrando più nel dettaglio, il regime di contabilità semplificata si applica per le società di persone e le imprese individuali i cui ricavi sono inferiori ai 400mila euro in relazione alle prestazioni di servizi e ai 700mila euro per ogni altra attività, ovviamente considerati nel corso di un anno solare. Non ci sono limiti da rispettare, invece, per ciò che concerne i ricavi dei professionisti. Questo vuol dire che essi non sono tenuti a ricorrere al regime di contabilità ordinaria qualora alla fine dell’anno il loro valore di affari sia maggiore di 400mila euro.

Come cambia il regime nel tempo

Per le imprese che nel 2020 aprono la partita Iva, è consigliabile il ricorso a un software contabilità semplificata qualora sia indicato, al momento della presentazione della richiesta del numero di partita Iva, un volume di affari supposto inferiore ai tetti dei ricavi segnalati in precedenza. Ovviamente, a partire dal secondo anno in avanti l’individuazione della tipologia di regime che dovrà essere applicata si baserà sul calcolo dei ricavi riguardanti l’anno prima. Può capitare, per altro, che ci siano imprese che svolgono molteplici attività: in una situazione del genere è necessario considerare l’attività che viene esercitata in misura prevalente, e cioè l’attività che genera i ricavi più elevati. Qualora non si applichi tale distinzione, si prende in considerazione il limite di 700mila euro di ricavi.

Quali sono gli obblighi da rispettare

Un contribuente che rientri nel regime di contabilità semplificata è obbligato a tenere il Libro Unico del Lavoro se ha dei dipendenti; inoltre, deve registrare gli incassi entro 60 giorni dalla data in cui essi sono stati percepiti, così come i pagamenti eseguiti. È previsto anche l’obbligo di registrazione degli oneri che possono essere dedotti ai fini dell’imposta sui redditi e di tutte le fatture riguardanti acquisti e cessioni. Non è obbligatorio il registro dei beni ammortizzabili, invece, nell’eventualità in cui l’imprenditore sia nelle condizioni di mettere a disposizione dell’Agenzia delle Entrate i dati che si potrebbero ricavare dalla tenuta di questo registro.

Le agevolazioni

Con l’aiuto di un software contabilità semplificata si ha la certezza di sfruttare al massimo le agevolazioni e le semplificazioni previste: il riferimento è non solo al bilancio non obbligatorio, ma anche all’esonero dall’obbligo di tenere le scritture contabili come le scritture ausiliarie, il libro inventari e il libro giornale. In particolare l’obbligo di bollatura del registro dei beni ammortizzabili e dei registri Iva è stato abolito per effetto della Legge n. 383 del 18 ottobre del 2001. Di conseguenza, il solo adempimento che i contribuenti devono rispettare ha a che fare con la progressiva numerazione delle pagine, di cui si deve occupare chi tiene le scritture.

I costi del commercialista

Quando ci si rivolge a un commercialista per la tenuta dei conti, è necessario prendere in considerazione i molteplici aspetti che intervengono per la valutazione dei costi complessivi. La gestione della contabilità semplificata include, infatti, attività come i report bancari e finanziari, gli studi di settore, lo spesometro, il costo della fattura elettronica, la registrazione delle fatture di acquisto, la registrazione delle fatture che sono state emesse, le dichiarazioni IRAP, la liquidazione Iva mensile o trimestrale e le spese per i dipendenti e i collaboratori.

Studio Legale Dallara

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