A pochi mesi dalla nascita, lo spazio espositivo Primo Piano, innovativo connubio di storia e contemporaneo situato nel centro storico di Chiavari, continua a suscitare un vivo interesse presentando una programmazione artistica di ampio respiro, nella quale convogliano personalità di rilievo del panorama nazionale come estero. Si pensi a Mario Moronti, alla forza motrice dei suoi colori e al tratto che si fa sintesi di una estrema ricerca esistenziale, alla scrittrice Valeria Corciolani, madrina a tutti gli effetti di Primo Piano, sino a puntare l’obiettivo su artisti emergenti come Janna Colella e i suoi autoritratti in Polaroid.
Il cartellone di Primo Piano non poteva che proseguire anche nella stagione estiva presentando al pubblico un nome di rilievo quale Michele De Luca, artista sperimentale che racchiude in sé quell’ideale di sinergia tra le arti sposata dall’Associazione sin dalla sua nascita.
Nato a Pitelli, e quindi di origini liguri, pittore e poeta, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, lavorando poi come scenografo in teatro e cinema e spaziando da esperienze letterarie a musicali e teatrali. Vive a Roma dove insegna all’Accademia di Belle Arti e dove si è imposto dalla fine degli anni ‘80 rivelandosi agli occhi della critica artista di estremo interesse sia per la sua versatilità che per coerenza di ricerca e come una delle più significative presenze della nuova astrazione italiana.
Anna Imponente, storica e critica dell’arte, ha scritto che “le tele di Michele De Luca, sfidando lo spazio con un’enorme carica di energia, racchiudono il senso di una macchina del tempo di un mondo oramai cancellato”; mentre Eloisa Saldari, nella presentazione della mostra da Primo Piano, scrive: “De Luca, artista poliedrico, concilia l’attitudine per le arti visive alla potenza delle parole. Dopo aver firmato scenografie per il cinema e il teatro, da anni si dedica ad una pittura astratta che trova nella rappresentazione della luce il suo focus. Il segno del pennello sulla tela e il ritmo dei suoi versi sono uniti da un legame inscindibile e tendono entrambi alla scomposizione delle forze primarie e a ridare ordine al caos”. Lo definisce poi non a caso “poeta di luce, artefice di inaspettati effetti luminosi, di scintillanti flussi tra le molteplicità cromatiche che creano sulla tela un movimento lento ed impetuoso, come eco silenziosa di una intima interiorità” (in allegato i testi critici)
De Luca espone quindici delle sue tele e tavole all’interno delle due sale di Primo Piano sino al 29 settembre.
Si può accedere allo spazio espositivo Primo Piano da lunedì a venerdì secondo l’orario 9-12.30 / 15.30- 19 o prendendo appuntamento al 0185.310539.
Nel periodo dell’esposizione, in data da comunicare, ci sarà un incontro-dialogo con l’artista, che illustrerà la sua personale ricerca creativa, anche con letture e commenti delle sue poesie.
“Tento una pittura che placa, evocando il flusso continuo della luce (freschezza imprendibile), l’andare del tempo che ci sostiene e ci inghiotte nella storia, quello delle idee e delle emozioni che circolari perdurano, si perdono e rinascono, costanti e diverse. E il ritmo essenziale della pura ricerca dell’armonia.”
Michele De Luca