Sabato 16 giugno, a partire dalle ore 10 nella Stanza di Preghiera del Maam di Roma, verrà presentata NOT MODULAR, audio installazione di Daniela Spaletra e Andrea Luporini.
NOT MODULAR
Il sacro appare.
Non è trascendente, è concreto, appartiene all’esperienza dei sensi e al mondo fisico.
Quasi mai ha a che fare con la religione, intesa come insieme di pratiche istituzionalizzate, ma è un fenomeno che riguarda tutti gli animali della specie Homo Sapiens.
È un oggetto che esce dall’ordinario, che interrompe il tessuto consueto dell’abitudine.
Non bisogna cadere nell’errore di contrapporre razionale e irrazionale per spiegare l’esperienza del sacro, che è un fenomeno biologico presente nella fisiologia umana, mentre l’irrazionale e il trascendente ne sono esclusi per definizione.
Il sacro non è un sentimento ma un’esperienza di carattere universale: la religione non è innata nell’uomo, mentre la sensazione di dipendenza da un ente che sia altro rispetto a noi è invece presente, così com’è presente a livello inconscio negli animali rispetto a quella che potremmo chiamare natura.
Il sacro è reale perché siamo in grado di rendere tangibile anche ciò che non lo è e fare esperienza di enti che si possano anche solo pensare.
Tutto ciò è possibile grazie alla capacità linguistica dell’essere umano: ogni parola che il corpo articola è contemporaneamente una modulazione dell’aria che esce dalla bocca e un suono dal valore semantico, unisce oggettivo e soggettivo, particolare e universale, esprimendo ciò che diciamo attraverso il codice della lingua. Il linguaggio ci permette di andare oltre l’esperienza puramente corporea senza cadere nella trascendenza, permettendoci di provare la “sorpresa del sacro” e riconoscerla, dandole un nome.
La parola è rumore che rimanda ad altro da sé e noi siamo biologicamente portati alla tensione verso il desiderio di conoscerne e utilizzarne il significato