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A Pignone la prima residenza per artisti in Liguria In evidenza

Sarà intitolata a Gino Bellani 

Sarà inaugurata e intitolata al maestro Prof. Gino Bellani la Casa degli artisti realizzata dal Comune di Pignone nell’ambito di un più ampio finanziamento Nex Generation della Comunità Europea grazie al Bando Piccoli Borghi del PNRR. L’appuntamento è per sabato 15 marzo alle ore 11.

Il progetto, elaborato con lo scopo di ospitare artisti provenienti da tutto il mondo, le cui opere realizzate durante la residenza dovranno essere ispirate al territorio, sia sul piano naturalistico e/o della tradizione locale, è realizzato in cooperazione con l’associazione culturale Startè che si occuperà di gestire e realizzare un ampio programma che prevede la realizzazione durante l’arco dell’anno di laboratori artistici per adulti e bambini, mostre, corsi d’arte e anche visite allo studio che verrà messo a disposizione dell’artista durante la sua residenza per l’atto creativo.

“L’idea di trasformare parte di un immobile, sito nella piazza centrale del nostro comune, in un luogo dove accogliere in residenza artisti provenienti da tutto il mondo, non solo mi ha immediatamente entusiasmato ma, man mano che questa prospettiva prendeva forma grazie a un progetto dedicato, mi ha convinto di quanto fosse importante realizzarlo per tutta la popolazione di Pignone e più in generale per la Val di Vara e parte delle Cinque Terre. Esiste uno squilibrio sul piano turistico: da un lato i paesi costieri, presi d’assalto dal mare e da terra, quasi fossero orde di pirati alla conquista di un angolo dove realizzare un selfie a testimonianza della propria presenza, dall’altro l’entroterra le cui coordinate, non solo non sono fortunatamente presenti sulle rotte del turismo di massa, ma faticano a emergere tra le tante opportunità che l’Italia offre con i suoi bellissimi borghi. – così Ivano Barcellone sindaco di Pignone - Puntare sul turismo culturale, offrendo la possibilità di assistere all’atto creativo di un artista di fama internazionale, che soggiornerà per alcuni mesi in residenza artistica, diventa un’opportunità di crescita culturale per tutti i residenti e, al contempo, un volano economico su un target turistico su cui puntare per una destagionalizzazione, utile a far vivere il territorio oltre alla sua autonoma capacità e dinamismo estivo. L’incontro di culture diverse, la conoscenza e l’approfondimento su modalità di vita, usi e costumi differenti, è quanto di più auspicabile per la crescita delle nuove generazioni e per rendere possibile l’integrazione di una società sempre più fluida. Il fatto che il progetto ideato dall’associazione culturale Startè preveda, oltre alla realizzazione di mostre con le opere realizzate dagli artisti, anche dei veri e propri laboratori d’arte, siano questi di pittura piuttosto che di fotografia o video makers, produrrà certamente sulla popolazione residente, ma anche su eventuali ospiti che decidessero di soggiornare, proprio per queste occasioni sul territorio, uno scarto di pensiero e di conoscenza, che da solo ritengo possa valere lo scopo attuativo del progetto stesso. Circa cinquecento cittadini sono residenti orgogliosamente nel Comune di Pignone a difendere, non solo la storia personale di ogni singola famiglia, ma anche un’identità che vanta storia comune e tradizioni, tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900 molti padri dei padri dei miei concittadini sono emigrati a rappresentare non solo parte di una piccola comunità ligure, ma anche l’Italia intera, Stati Uniti e Sud America hanno offerto loro un’occasione di futuro, alcuni hanno potuto e voluto fare ritorno, altri no".

"Con l'uso della moderna tecnologia vogliamo provare a raggiungere mostrando il paese e tutto il territorio dei loro avi grazie alla moderna tecnologia. Dedicare la Casa degli Artisti alla figura di un pignonese doc come il maestro prof. Gino Bellani, non solo è un atto dovuto, ma è anche un orgoglio e un riconoscimento nei confronti di chi lasciò il paese natale, poco più di diciasettenne, per Valparaìso in Cile, dove per alcuni anni, fino al suo ritorno alla Spezia, fece il rappresentante di commercio. L’arte mosse la sua vita, sia in qualità di docente, che pittorica, diventando un maestro celebrato dai più importanti storici e critici d’arte del tempo. Un esempio, il suo, utile ai nostri giovani per dimostrare quanto sia importante seguire le proprie passioni fino a farle diventare una modalità di vita", conclude Barcellone.

"Colgo l’occasione per ringraziare, oltre il Ministero per la Cultura, ProgettoTre, i dipendenti Comunali e soprattutto la Famiglia Remedi che ha messo a disposizione l’immobile indispensabile per la realizzazione dell’iniziativa
L’amministrazione di Pignone ha dimostrato – dichiara Paolo Asti presidente di Startè e curatore della residenza la cui gestione è assegnata all’associazione – che si può andare oltre ai sogni trasformando questi in modo concreto in realtà. Una residenza d’arte – prosegue Asti - non consiste solo nel dare una possibilità di compiere un atto creativo in un luogo definito, ma anche l’opportunità al luogo ospitante e la sua intera comunità di ottenerne in restituzione una crescita culturale basata sullo scambio di saperi e costumi, una promozione del territorio stesso, attraverso la capacità comunicativa che le skills del contemporaneo sono capaci di mettere in atto. Quella offerta dal Ministero della Cultura con il bando Borghi, finanziato con i fondi del PNRR per la rigenerazione culturale e sociale, offre la parola giusta per spiegare le azioni e le motivazioni più profonde che l’amministrazione di un piccolo comune è determinato a compiere che unisce la sua insieme alla sua bellezza, quell’Italia cosiddetta minore, che non risponde ai dogmi della globalizzazione, ma che conserva nelle sue periferie l’identità e il genius loci. La presenza di artisti in residenza può mostrare al mondo intero che, quell’Italia antropomorficamente arcaica e mai sufficientemente riscoperta, è l’Italia minore ma, per molti versi, anche l’Italia migliore".

Sarà Patricia Dinu, fotografa e artista interdisciplinare le cui opere sono state esposte in gallerie e musei di tutto il mondo, specializzata nella fotografia infrarossa e nella pittura, la cui attività si divide tra gli Stati Uniti e l'Italia, la prima ospite di Casa Bellani.
“La mia ricerca è guidata da un profondo desiderio di esplorare l'anima del paesaggio e la sua connessione con la spiritualità – dichiara Patricia Dinu - Credo che ogni scatto e ogni pennellata raccontino una storia, rivelando emozioni e legami invisibili tra l'essere umano e la natura. Per me - conclude l’artista - l'arte è un mezzo per connettere le persone, risvegliare emozioni e condividere esperienze che ci uniscono.”

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