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Roberto Venturini ci fa conoscere le mura della Spezia In evidenza

Dal Medioevo all'Ottocento, un viaggio alla scoperta della città e della sua storia.

Giovedì 21 e 28 novembre alle ore 17,00 ritorna la rassegna "La Spezia e i suoi palazzi" con una due giorni sulla storia della città.
L'evento, organizzato come di consueto dalle Edizioni Giacché, e patrocinato dal Comune della Spezia, si terrà presso la sala multimediale di SunSpace in via Sapri 68 (ex-Cinema Diana) e prevede due conferenze con proiezione d'immagini su schermo grande, delle immagini del libro "Le mura della Spezia" a cura dell'autore, l'architetto Roberto Venturini.

"Le prime mura della Spezia e la Città, dalle origini al Settecento" è l'argomento della prima giornata, giovedì 21, che sarà introdotta dall'editore irene Giacché, mentre nella giornata di giovedì 28, introdotta dal Sindaco Pierluigi Peracchini, si tratterà de "Le mura e la Città tra Otto e Novecento".

Partendo dai tratti delle mura medioevali ancora esistenti, per arrivare a quelle ottocentesche, mirabile esempio di architettura militare difensiva del XIX secolo, Venturini ci accompagna in un itinerario urbano che ripercorre la storia della Spezia dalle origini ai giorni nostri.
Dai resti dell’antica Bastia, allo sperone della Ridotta del Cipresso, il nostro viaggio si rivela una continua scoperta che passa per le massicce mura secentesche che l’autore richiama quasi a nuova vita descrivendone nei particolari i materiali, la struttura, il cammino di ronda coperto.
È così che, passando per il centro storico, par quasi di vedere la città con i suoi luoghi simbolo cambiare davanti ai nostri occhi, dal Castello di San Giorgio alla Chiesa di Santa Maria, per arrivare alle estese mura ottocentesche, che l'architetto Venturini analizza nel dettaglio, spiegandone con competenza e dovizia di particolari le funzioni dei componenti, dai torrioni ai bastioni, dalle porte alle caponiere, dal muro di cinta dell’Arsenale alla Cinta di Sicurezza. Un’opera unica e strettamente legata al territorio, se consideriamo che «il paramento a scarpa è formato da conci regolari squadrati di marmo Portoro proveniente dalle cave di Coregna, Portovenere, Palmaria e Tino, mentre il paramento superiore, su cui si aprono ad intervalli regolari feritoie incorniciate da conci, è realizzato con pietra calcarea di pezzatura irregolare in opus incertum proveniente dalle stesse cave».

Un evento da non perdere dunque per imparare a conoscere meglio e ripercorrere il perimetro delle mura urbane che diviene così un’occasione di riscoperta della Spezia e della sua storia, per riappropriarsi di un patrimonio unico della città, da salvaguardare e valorizzare.

Il libro è in vendita nelle librerie, nelle migliori edicole e sugli store online a 25 euro..

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