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Premio Montale Fuori di Casa 2024 sezione Europa a Fabio Pusterla

La premiazione giovedì 9 maggio alle 17.00 a Palazzo Gambacorti a Pisa.

Fabio Pusterla è qualificato da attenti critici come poeta post montaliano, la sua attenzione agli oggetti della pratica quotidiana, magari scartati o comunque residuali e poi la consapevolezza di vivere un tempo che segna la fine di grandi illusioni impongono indubbiamente un riferimento al poeta ligure. Ma a questo proposito possiamo aggiungere altri punti di contatto, come il peso stesso delle parole, che sanno essere più chiare dell'infinità di immagini sui quali i media insistono a soddisfare il bisogno visivo ed emozionale così invadente nel nostro tempo (pensiamo alla sua lirica Senza immagini, da Folla Sommersa: "...Senza immagini/ sarà tutto più chiaro, più tremendo.").

E poi c'è anche l'apertura alla nuova fisica dell'universo, che ci vede smarriti per la rivoluzione non solo scientifica che comporta, e che vide Montale in una posizione addirittura profetica. Pusterla più volte si affaccia a questa prospettiva, come quando davanti al sito archeologico di Hohokam scrive in Tremalume: "Se il tempo è come un'onda/ come una macchia d'olio nello spazio/ e la sua curva porta in direzioni/ vaghissime e possibili/ potremmo svanire anche noi/ per ritornare segni di passaggio".

Il peso delle parole: è questo ad essere massimizzato nella poesia e nella sua poesia, che ne esalta il valore simbolico, ovvero quello che, a dispetto di impressioni e timori, l'ha fatta sopravvivere "Da qualche parte nello spazio", titolo di un'altra raccolta. Ma Fabio Pusterla mette molto di più nella sua comunicazione poetica, pensiamo al suo stesso essere nato e vissuto a cavallo fra la grande, vertiginosa megalopoli padana e un paese di mezzo che nelle sue tre lingue apre la porta a tutta la ricchezza culturale dell'Europa: circostanza che impegna - e non solo nella lingua italiana - il poeta, l'accademico, il critico letterario e il traduttore che ci ha fatto conoscere fra gli altri Philippe Jaccottet.

Infine un tratto distintivo della persona: la generosa, instancabile disponibilità ad insegnare la poesia in ogni sede, a diffonderne la conoscenza, a spiegarne l'alchimia, il senso e la missione, a sezionare in vivo la sua stessa produzione con la chiarezza e la leggerezza che può avere solo chi possiede un vasto e sicuro retroterra. Ci piace vedere su questo tratto l'influenza della grande Maria Corti, quando il giovane e fortunato allievo ne ha potuto recepire non solo l'insegnamento universitario, ma anche lo spirito, la curiosità e l'iniziale guida poetica.

Non solo leggere i suoi versi, ma anche ascoltare Fabio Pusterla nei suoi numerosi interventi, talora per fortuna disponibili in rete, è per gli amanti della poesia un vero arricchimento, una partecipazione all'atto creativo ed alle infinite variabili che lo caratterizzano rispetto ad ogni altro linguaggio espressivo.



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