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Un operaio 29enne è deceduto a causa della caduta da un'altezza di circa 15 metri, in un cantiere autostradale.

Un operaio di soli 29 anni, di origine senegalese, è deceduto questa mattina mentre stava lavorando in un cantiere sulla A6. Il tragico incidente è avvenuto intorno alle ore 9.50, all'interno del cantiere per l'ammodernamento del viadotto Nigiu, posto tra i caselli di Altare e Savona.

Secondo quanto scritto dall'Autostrada dei Fiori in un comunicato nel quale esprime "il più sentito e profondo cordoglio ai familiari della vittima", secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'operaio, che lavorava per un'impresa subappaltatrice impegnata nel montaggio di un ponteggio sotto l'impalcato del viadotto, è precipitato da una altezza di circa 15 metri per cause in corso di accertamento.

Nonostate siano stati subito allertati i soccorsi, purtroppo per il giovane non c'è stato nulla da fare.

La tratta autostradale Altare — Savona, direzione Savona, è stata chiusa al traffico per permettere alle Autorità di svolgere tutti gli accertamenti.

 

LE REAZIONI

Questa la ichiarazione di Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria: L'ennesimo incidente mortale sul lavoro, un volo di 20 metri dopo il cedimento di un'impalcatura,, ha messo fine alla giovane vita di un operaio che operava nel tratto autostradale A26 tra Altare e Savona. Da sempre chiediamo misure urgenti tra controlli, formazione e cultura della legalità, ma alla luce di tutte le richieste avanzate fino a questo momento, intorno alla sicurezza sul lavoro, non sono arrivate risposte e non ci resta che chiedere misure urgentissime agli enti preposti. Solo un mese fa abbiamo pianto un operaio di 39 anni morto a Genova, oggi si replica. Occorre far luce sull'incredibile strage che sta colpendo la Liguria tra appalti e subappalti e irregolarità varie. Nello specifico attendiamo le indagini, ma basta: la strage si deve fermare. Chiediamo giustizia perché, come abbiamo già ripetuto centinaia e centinaia di volte, un incidente sul lavoro non è mai frutto di una pura fatalità ma rappresenta la disattenzione generale di un sistema paese che non pone la vita al centro del suo sviluppo. Ed anche per questo andremo alla mobilitazione il prossimo 29 novembre. Ci stringiamo attorno ai colleghi e alla famiglia dell'operaio deceduto sul lavoro".


Valentina Ghio Deputata e vicepresidente Gruppo PD alla Camera afferma: 
"L'ennesimo incidente sul lavoro nel tratto di autostrada A6 tra Altare e Savona, richiede che governo nazionale e regionale mettano in campo azioni più incisive per fronteggiare i rischi che ogni giorno decine e decine di lavoratori corrono. Bisogna affrontare in modo sistematico e urgente i temi della sicurezza sul lavoro, che deve essere una priorità dell'azione di governo. Oltre a rafforzare il personale di controllo occorre investire in formazione, salari equi e contrastare la catena di subappalti che rendono più difficili i controlli e il lavoro più insicuro.
Nello specifico, le condizioni delle autostrade liguri, con i numerosi cantieri che si protraggono da anni, rendono ancor più necessario agire con urgenza e con azioni mirate per prevenire ulteriori incidenti. Su questo la Regione deve intervenire in modo chiaro e come richiesto dai sindacati applicare la legge che chiede maggiore sicurezza in questo settore.
Esprimo il mio più profondo cordoglio e vicinanza ai parenti del lavoratore e ai suoi colleghi".


Simone Ziglioli responsabile lavoro e formazione segreteria Partito Democratico Liguria 
scrive: "Oggi si è verificato l'ennesimo infortunio mortale sul lavoro: un'altra vita strappata da questa "pandemia" che nella nostra regione e nel nostro paese ha raggiunto numeri impressionanti e non più tollerabili. Un giovane operaio ha perso la vita nel tratto autostradale A6 in provincia di Savona mentre effettuava lavorazioni nell'area interessata da un viadotto. Lavorava per una ditta in subappalto.
Le statistiche ci dicono che 8 morti su 10 per infortuni sul lavoro sono di lavoratori di ditte in subappalto o precari. Il lavoro deve essere sicuro e pagato e i lavoratori formati. La formazione è un diritto e un salvavita. Vanno regolamentati i subappalti. Non è possibile che se sei precario o un lavoratore in subappalto la probabilità di morire sul lavoro aumenti vertiginosamente.
Da tempo, e sempre inascoltati, come Partito Democratico Ligure chiediamo alla Regione Liguria di applicare la legge regionale in materia di Sicurezza, rafforzando gli organici PSAL, che sono sottodimensionati.
Il profitto non può passare sopra ogni cosa. Non possiamo osservare minuti di silenzio e poi non attuare provvedimenti necessari e indispensabili. Le politiche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro messe in atto dal Governo e dalla Regione non sono sufficienti a garantire la sicurezza dei lavoratori, servono azioni forti e concrete perché queste stragi non sono più tollerabili".

 

Dichiara il neoeletto consigliere regionale del M5S Stefano Giordano: "Ennesima morte sul lavoro. Ed è l'ennesima inaccettabile tragedia. Lavorare è un diritto e non può trasformarsi in una guerra quotidiana per colpa di mancata o insufficiente prevenzione. Come M5S non a caso avevamo incluso nel nostro programma, condiviso con tutti, la promozione dei corsi di formazione sulla sicurezza in collaborazione con le parti sociali. Incrementare i controlli sul rispetto delle norme di sicurezza in tutte le realtà regionali, per tutelare la salute e la vita stessa dei lavoratori, è ormai inderogabile. Così come è urgente fare luce sulle cause delle morti bianche nella nostra Regione. Su questo come su altre priorità per il futuro della Liguria, darò battaglia in Consiglio regionale anche a costo di trovarmi a combattere da solo. Se il Governo ha gli "attributi" che dice di avere, la smetta di nascondere la testa sotto la sabbia e si metta finalmente al lavoro per attuare il disegno di legge per introdurre nel nostro ordinamento il reato di omicidio e di lesioni gravi e gravissime sul lavoro, così come proposto dal senatore M5S Luca Pirondini".

 


Il Partito Democratico Ligure esprime il proprio cordoglio e vicinanza ai cari del lavoratore deceduto".

 

 

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