Non solo sicurezza e progetti: il Collegio dei geometri spezzini ha inaugurato un nuovo modo di fare formazione, uscendo dai soliti schemi. Per farlo, non poteva che puntare sul Futurismo, movimento innovativo per eccellenza, che conserva ad oltre un secolo dal manifesto di Parigi pubblicato da Filippo Marinetti tutta la sua carica culturale e artistica.
Di Futurismo e architettura razionalista hanno parlato oggi pomeriggio nella sala convegni di via Persio, a cura della commissione formazione, due autentici esperti come Paolo Cozzani, cultore e critico d'arte, e Roberto Ismari, architetto e storico. Obiettivo del seminario raccontare attraverso l’arte e la storia cittadina l’evoluzione dell’architettura contemporanea, traendo spunto della recente ricorrenza dei 90 anni dall'inaugurazione del palazzo delle Poste che custodisce nella torre dell'orologio i mosaici di Prampolini e Fillia.
I due relatori, aiutandosi con foto e video d'epoca, hanno parlato delle origini del movimento futurista in Italia e delle principali avanguardie artistiche, della seconda ondata Futurista alla Spezia, delle opere musive di Prampolini e Fillia e dell'architettura razionalista alla Spezia negli anni '20 e '30. Una carrellata piena di contenuti ed aneddoti che ha ripercorso la storia urbanistica della città, scelta dai Futuristi in forza della sua vocazione militare agli inizi del' 900, della presenza dell'aeroporto degli idrovolanti di Cadimare, del Crocevia ferroviario nonché della bellezza naturale dei suoi dintorni.