Venerdì 26 gennaio alle ore 16,30 presso il Museo Etnografico, via del Prione 156, nell’ambito di una manifestazione che ha il patrocinio del Comune della Spezia, ACIT e Alliance Française presenteranno il volume "Voci e sguardi. Viaggiatori d'Europa nel Golfo e nelle Riviere", dedicato agli illustri frequentatori stranieri del nostro Golfo, con particolare riferimento a quelli provenienti dall’area francese e tedesca. La pubblicazione rappresenta la conclusione di un progetto che si è sviluppato nell’arco di diversi anni e che ha avuto un importante precedente nel convegno del 2006 dal titolo “La storia del viaggio nel Golfo tra Francia e Germania nell’Ottocento” organizzato da Istituzione per i Servizi Culturali del Comune, AF e ACIT. Il progetto, che ha avuto inizio nel 2020, si è svolto nella prima fase online, con pubblicazione sui rispettivi siti delle due associazioni, e grazie al contributo della Fondazione Carispezia tramite il bando Cultura 2023 ha avuto la possibilità della stampa. Il passaggio alla pubblicazione cartacea ha consentito di ampliare il pubblico dei lettori e di raggiungere le finalità divulgative che il progetto si propone.
Il volume raccoglie testi dei seguenti autori: Elda Belsito, Rosanna Borghi, Hélène Colombani, Chiara Cozzani, Francesca Del Santo, Liviana Ferdeghini, Luciana Ferrari, Fabio Giacomazzi, Cesare Giorio, Linda Raggio, Gino Ragnetti, Marzia Ratti, Luisa Rossi, Francesco Sangriso, Annalisa Tacoli, Maria Giuliana Zucchini. L’immagine di copertina è opera di Tiziano Illiano. Il libro, edito da Stefano Termanini, Genova, è a cura di Chiara Cozzani, Cesare Giorio, Marzia Ratti e Annalisa Tacoli.
Il tema delle frequentazioni del Golfo della Spezia e dei suoi dintorni da parte dei viaggiatori stranieri è tema interculturale per eccellenza e come tale sta a cuore delle due associazioni. In questa lettura del nostro paesaggio visto nell’arco di epoche diverse attraverso gli occhi degli altri – le voci degli scrittori e dei poeti e gli sguardi dei pittori – innumerevoli sono le testimonianze degne di nota, un patrimonio immateriale da conservare e diffondere.
A Montesquieu che già nel 1728 colse le particolari caratteristiche del Golfo: «Il porto della Spezia, cioè tutto il golfo, è una delle cose più mirabili che ci siano in Italia», corrisponde per l’area germanica Schinkel, che nel 1804 lo definisce “uno dei paesaggi costieri più belli d’Italia”. Alla fine degli anni venti dell’Ottocento i grandi pittori romantici tedeschi Carl Blechen, Carl Rottmann, Johann Heinrich Schilbach, Friedrich Nerly fissarono nell’immagine del Golfo l’emozione di una nuova visione della natura.
L’epoca napoleonica porta con sè l’esaltazione delle potenzialità militari del Golfo, a partire dalle Osservazioni sui forti e le batterie nel Golfo della Spezia del Capitano di fregata Chabert (1808) e dal prezioso lavoro dei cartografi della Brigata topografica guidata da Pierre-Antoine Clerc nel biennio 1809-1811. Nel 1830 è il figlio di Goethe, August, capitato a Spezia a seguito di un infortunio, a fornirci delle interessanti osservazioni sulla città e i suoi abitanti. Seguono i vivaci resoconti giornalistici di Alphonse Karr degli anni 1853 e 1875. Integra e aggiorna gli elementi forniti dai precedenti autori il documentato articolo della geografa Dora d’Istria apparso nel 1867 su “Le Tour du Monde”.
Nel Novecento fioriscono le frequentazioni di intellettuali nelle località costiere: Bocca di Magra «posto di vacanza» per Marguerite Duras e i suoi illustri amici italiani, Trebiano luogo di creatività artistica per Hélène de Beauvoir, Lerici e in generale il Golfo che offrono ispirazione anche nel campo del design, vedi Jacques Toussaint. Anche i passaggi più brevi, quelli di Wagner, Nietzsche, Maupassant, Raymond Queneau, Michel Butor, lasciano una traccia, sia nel viaggiatore che in chi ne registra testimonianza.
E' possibile scaricare la locandina dell'evento sotto all'articolo.