Il 29 marzo alle ore 16.30 nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia (Strada Nuova 65) verrà assegnato a Gianfranca Lavezzi, professore ordinario di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Pavia e già Presidente del Centro Manoscritti fondato da Maria Corti, il “Premio Montale Fuori di Casa” per la Sezione Critica Letteraria.
Dopo i saluti della Direttrice della Biblioteca Universitaria di Pavia Marzia Dina Pontone e quelli della Presidente del “Premio Montale Fuori di Casa” prof.ssa Adriana Beverini, sarà il professor Stefano Verdino, docente di Letteratura Italiana all’Università di Genova a presentare gli studi e gli scritti della professoressa Lavezzi, esponente di spicco della scuola pavese, allieva di Franco Gavazzeni e Maria Corti.
Nella motivazione il docente genovese scrive che «“Una lunga fedeltà” come già fu per Contini segna l’attività di Gianfranca Lavezzi nei confronti dell’opera di Eugenio Montale sia per gli studi sia come editrice e curatrice di testi che ci hanno permesso di conoscere un Montale “inedito”, così è stato con la raccolta degli scritti musicali Prime alla Scala (1981), che anche è stato l’ultimo volume ad essere licenziato da Montale stesso ancora in vita. Ma anche si deve a Gianfranca Lavezzi (in collaborazione con Renzo Cremante) l’edizione di un volume di versi postumi (La casa di Olgiate e altre poesie), ritrovati tra le carte del poeta lasciate a Gina Tiossi e da questa trasmesse al Centro Manoscritti di Pavia».
Durante la premiazione della professoressa Lavezzi il pubblico potrà godere di due brevi intervalli musicali, nel corso dei quali Luca Domanin e Riccardo Venuti, due giovanissimi allievi del Liceo Musicale “A. Cairoli”di Pavia suoneranno il flauto traverso. Sarà poi
possibile ascoltare dalla voce dell’attore, regista e poeta Davide Ferrari, la lettura di alcune pagine di Eugenio Montale tratte dal volume Fuori di casa.
Proprio da tale libro (edito la prima volta nel 1969), che raccoglie alcune delle prose e dei reportages dall’estero pubblicati da Montale sul “Corriere della Sera” , prende il suo nome il Premio fondato da Adriana Beverini nel 1996, a cento anni dalla nascita di Eugenio Montale.
Alla precedente raccolta di prose giornalistiche Farfalla di Dinard (1956) fa riferimento invece il logo del premio: due profili di Montale a formare una specie di farfalla iscritta nelle pagine di un volume. Nato per ricordare non tanto il poeta, universalmente noto, quanto l’assai meno conosciuto “secondo mestiere” del Premio Nobel ligure, quello di giornalista, a partire dal 2002 il Premio ha aggiunto alla categoria giornalismo altre categorie, fra le quali la Critica Letteraria per la quale la professoressa Lavezzi verrà premiata. Per questa sezione negli anni precedenti hanno ottenuto il Premio altri studiosi come i professori Alberto Casadei, Franco Contorbia, Marco Sonzogni, Enrico Testa, Stefano Verdino, Antonio Zollino.
Il Premio, partito da Monterosso nel 1997, dove la famiglia Montale possedeva una casa di vacanza, “la casa delle due palme” (così la ricorda Eugenio Montale), e continuato nella provincia spezzina, dal 2016 si è diramato nelle tre città “montaliane”: Genova, Firenze e Milano, con tappe anche a Venezia e Roma, sino a spingersi veramente “fuori di casa” come è accaduto in Provenza nel 2019.
A fine premiazione verranno donate al pubblico copie della rivista “Quaderni montaliani”. Diretta da Roberto Cicala ed edita da Interlinea questa rivista è nata per iniziativa di un gruppo di studiosi delle università di Firenze, Genova e Pavia ed aspira ad offrire un nuovo spazio editoriale alle ricerche critiche e filologiche intorno al grande poeta.
«E’ questa della prof.ssa Gianfranca Lavezzi - spiega la Presidente Beverini - la quarta premiazione che nel 2023 si svolge in Lombardia. Dapprima è stato premiato in febbraio a Gardone Riviera (BS) per la sezione Saggistica il Direttore del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri, poi nel mese di marzo a Milano con un Premio Speciale per la Regia Gianfranco Rosi e sempre a Milano per la Sezione Musica il pianista e compositore Roberto Cacciapaglia».
Gianfranca Lavezzi è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Pavia, dove si è laureata nel 1978 con una tesi sulla poesia di Eugenio Montale, e dove ha poi percorso la sua carriera accademica. Nell’attività di ricerca ha riservato prevalente ma non esclusiva attenzione al versante poetico della letteratura italiana, con tagli trasversali e particolare attenzione al periodo tra Settecento e Novecento. Tra le sue pubblicazioni, figurano il manuale di metrica I numeri della poesia (Roma, Carocci, 2002), la raccolta di saggi Dalla parte dei poeti. Da Metastasio a Montale (Firenze, SEF, 2008) e alcune edizioni commentate: Viaggio sentimentale di Yorick, Dell’origine e dell’ufficio della letteratura e Essays on Petrarch di Ugo Foscolo (in Opere, II, Torino, Einaudi-Gallimard, 1995); Melodrammi e canzonette di Pietro Metastasio (Milano, BUR, 2005); Myricae di Giovanni Pascoli (Milano, BUR, 2015). Tra gli autori ai quali ha dedicato numerosi saggi: ancora Foscolo e Pascoli, e inoltre Vincenzo Monti, Emilio De Marchi, Edmondo De Amicis, Emilio Praga, Guido Gozzano, Gabriele D’Annunzio, Clemente Rebora, Umberto Saba. Infine, e soprattutto, Eugenio Montale, a partire dalla curatela, con la collaborazione dell’autore, di Prime alla Scala (Milano, Mondadori, 1981). Nell’ambito della “terza missione” ha tenuto molte conferenze per la cittadinanza organizzate dal Comune di Pavia o dall’Università, e ha curato – da sola o in collaborazione – numerose Mostre, tra le quali Autografi (1988: la prima esposizione delle carte conservate nel Centro Manoscritti fondato da Maria Corti), Da Montale a Montale (2004), Ugo Foscolo nell'Ateneo pavese (2009: in occasione dei duecento anni dell'Orazione inaugurale). È stata Presidente del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia (2018-21) e attualmente è Delegata del Rettore per i rapporti tra Centro Manoscritti e Fondazione Maria Corti. Dal 2007 è Presidente del Comitato di Pavia della Società Dante Alighieri. Fa parte del comitato direttivo delle riviste “Autografo” e “Quaderni montaliani”.