Dai social network la protesta contro Fabio Cenerini si è spostata in piazza. Precisamente sotto il palazzo del Comune, dove stasera, prima dell'inizio del consiglio comunale, si sono ritrovate circa 50 persone per chiedere le dimissioni del consigliere comunale di centrodestra.
Cenerini, lunedì sera, aveva scritto un post su Facebook in cui, parlando della morte della diciottenne romana Pamela Mastropietro, si era ricollegato al caso della professoressa Catia Castellani: "Forse se una minoranza di invasati come lei che ci ha imposto un’immigrazione indiscriminata, fosse stata messa all’angolo prima, Pamela sarebbe ancora fra noi”. Queste le parole che hanno suscitato dure critiche nei confronti del capogruppo della lista "Toti-Forza Italia", che ieri è tornato sul caso in un'intervista a Gazzetta della Spezia.
Anche il sindaco Pierluigi Peracchini è intervenuto sulla vicenda, dissociandosi dalle parole di Cenerini.
Tra i presenti alla manifestazione Jacopo Ricciardi, di Rifondazione Comunista, che già ieri aveva risposto indirettamente a Cenerini su Facebook, e che questa sera afferma: "Chiediamo le dimissioni dopo l'ennesima boutade incommentabile che ha fatto Cenerini paragonando chi parla di umanità a chi difende chi commette un reato così crudele come quello di Macerata".
Sulla presa di distanza da Cenerini di La Spezia Popolare e del sindaco Peracchini dichiara: "Una presa di posizione buona, ma non buonissima. Un passo in avanti dopo le dichiarazioni di Cenerini, che ritengo non sia degno di fare parte di una istituzione come il consiglio comunale".
Ricciardi conclude, riferendosi a quanto affermato da Cenerini nell'intervista che ha rilasciato a Gazzetta: "Per quel che riguarda le preferenze, non mi sono mai candidato ma prima di sfoggiare le mie 264 (riferito a Cenerini, ndr) preferenze in un Comune di 100 mila abitanti ci penserei due volte".