Il Blue Festival è l’evento che presenta l’acqua in tutte le sue declinazioni. Roberto Besana, l’ideatore e direttore della manifestazione, ci conduce in un viaggio alla scoperta del programma che ci accompagnerà verso il Palio del Golfo nei prossimi undici giorni.
“L’idea che sta alle spalle del Blue Festival, è raccontare che cosa è l’acqua. L’acqua è l’origine della nostra città: tutto quello che le gira attorno, l’economia, la società, la natura, ha a che fare con l’acqua. Quindi abbiamo cercato un modo inclusivo per comunicare e far conoscere a tutti l’acqua, le sue caratteristiche biologiche e fisiche, cosa l’acqua significhi per il turismo, l’industria, la società. Abbiamo strutturato il Blue Festival secondo un filone che potesse rispondere a tantissime esigenze di conoscenza. In prima battuta i bambini. Crediamo che i bambini siano i primi da educare alla conoscenza dell’acqua e al rispetto ambientale, perché saranno i futuri attori dell’ambiente e dell’economia e quindi conoscendone in modo approfondito le caratteristiche avranno modo di essere propositivi e attivi, promuovendone il rispetto”.
“Il Blue Festival è diviso in diversi comparti. Il Blue Festival Kids vede attività per i bambini; ci saranno esperienze legate alla voga che permetteranno anche di conoscere come è fatta una barca a remi. Sono previste uscite in kajak per scoprire alcune insenature nel lericino, si potrà navigare su una motonave per fare attività didattica alla scoperta del Golfo e del suo ambiente. Alcuni esperti del Comsubin proporranno ai bambini attività di orientering per iniziare a capire dai segni che si vedono sulla terra come orientarsi e potersi muovere. Verrà organizzata una visita alla base di comando della Capitaneria di Porto dove i giovanissimi potranno vedere con i loro occhi come vengono gestite le navi”.
“Ma il programma offrirà tanto ancora. Ci saranno le experiences per famiglie, adulti e bambini, che porteranno le persone a contatto con l’acqua e a ‘toccare con mano’ tantissime realtà. Verrà fatta un’intervista subacquea con un biologo per vedere in diretta su uno schermo gigante cosa è presente appena sotto la superficie del mare a S. Teresa per far capire al pubblico che anche a due passi dalla passeggiata Morin, il Golfo custodisce bellezze incredibili. Un’altra experience riguarderà la scoperta delle microplastiche al Polo Nord, verrà fatta un’attività antincendio con un rimorchiatore, oppure un intero pomeriggio dedicato al salvataggio in mare con i cani, i mezzi della Guardia Costiera, i motoscafi, con ambulanze specifiche, molte attività che mostreranno cosa c’è dietro al mondo militare, dove è presente molta attività sociale”.
“E ancora: i convegni sulla Blue Economy, su cosa succede quando manca l’acqua, sul perché andiamo a cercare l’acqua su Marte, quindi una serie di convegni scientifici che andranno ad approfondire la piccola molecola dell’acqua che ha un impatto enorme in moltissimi settori e sulla nostra vita. L’acqua siamo noi, il 65% del nostro corpo è fatto d’acqua, dobbiamo conoscerla”.
“Poi tanti spettacoli: un biologo marino ha scritto un libro sul plancton, ma si è posto la domanda: di come fare a farne capire l’importanza ai giovani di oggi. Quindi ha trasformato le sue presentazioni e libri in uno spettacolo Blues, ‘Plancton Blues’ in cui con musiche e racconti avvicinerà il plancton al linguaggio dei ragazzi. E ancora le mostre in Via Chiodo, Passeggiata Morin, alle Terrazze, sempre legate o alla storia del Palio che è il riassunto della cultura e tradizione dello Spezzino, oppure la mostra ‘Il Mare Sotto’ con aree tematiche: le bellezze naturali sotto il pelo dell’acqua del nostro Golfo, quella dedicata ai mari tropicali, il Mediterraneo e il Santuario dei Cetacei, l’area protetta tra Livorno, la Corsica e Marsiglia con tantissime specie di mammiferi marini. Questo e tanto altro è il Blue Festival, che vuole includere e offrire esperienze a tutti, grandi e piccini, e fare il possibile affinché tutti abbiano qualcosa da portare a casa in termini di conoscenza”.
