Ben cinquantacinque persone di ogni età, e provenienti da tante parti di Liguria, Toscana ed Emilia, qualcuno anche da Roma, hanno partecipato l’altra sera, alla salita in notturna sul monte Gottero.
Un’attività per veder nascere l’alba, ma soprattutto per contribuire a far conoscere il territorio e promuovere la familiarizzazione con gli ambienti montani.
L’alpinismo lento continua ad organizzare iniziative che sembrano richiamare crescente attenzione ed ad avvicinare agli ambienti naturali. Tra gli alpinisti che hanno curato l’organizzazione dell’attività, Filippo Alinovi, Luca Campodonico, Mara Giusti, Daniele Picetti, Matteo Ghiorzo, e Fausto Conti.
Si è trattato di un avvincente cammino, in un territorio buio e battuto dal vento, che dagli ampi spazi destinati alle coltivazioni agricole, attraversando selve di faggio, ha condotto tutti i partecipanti fin sulla vetta della montagna più rinomata della Val di Vara.
Durante la marcia, molti hanno espresso, la gioia e l’emozione, nel ritrovarsi ad attraversare quelle terre ancora incontaminate, oggi dimora di lupi, cinghiali, caprioli, volpi ed ogni altro selvatico.
E come è stato osservato, per la posizione geografica ( Tre Confini ), per i luoghi attraversati, e per i panorami osservati al venir del giorno dalla vetta del Gottero, l’iniziativa ha senz’altro rappresentato anche una positiva promozione territoriale per Varese Ligure, per la Val di Vara, per le terre dello Zerasco di Massa Carrara e per quelle di Albareto nel Parmense.
A mattino “fatto”, al termine del lungo cammino, alcuni dei partecipanti, contenti dell’esperienza effettuata, hanno voluto una foto ricordo con gli organizzatori dell’iniziativa. Con un alpinismo lento che si afferma sempre più, quale risorsa turistico-culturale dei luoghi dell’entroterra.