Finirà sui banchi del consiglio regionale la mobilitazione contro il rischio di chiusura per il corso di laurea in Fisioterapia nella sede della Spezia. Jan Casella, consigliere regionale di AVS, ha presentato un'interrogazione per chiedere alla giunta Bucci di scongiurare la soppressione della sede spezzina.
"Purtroppo è stata decisa la soppressione delle sedi della Spezia e Pietra Ligure da parte del Dinogmi, il Dipartimento di neuroscienze, riabilitazione, oftalmologia, genetica e scienze materno-infantili. Una scelta presa per ridurre le spese, con la conseguente concentrazione dell'offerta formativa solo su Genova e Chiavari, che però rischia di avere pesanti conseguenze sul livello del servizio sanitario", dichiara il consigliere regionale Jan Casella.
"È essenziale che i corsi di laurea in professioni sanitarie siano distribuiti in modo capillare, in modo da mantenere una corretta distribuzione degli specialisti su tutto il territorio ligure", aggiunge il consigliere regionale di AVS.
"Questo taglio comporterebbe la perdita di un polo d'eccellenza per la provincia spezzina, nonché un forte disagio per tutti gli studenti che sarebbero costretti a spostarsi verso altre sedi. Si confermerebbe così la ben nota tendenza a penalizzare la provincia spezzina dal punto di vista sanitario. Ancora una volta, le province periferiche sarebbero danneggiate a discapito del centro della regione", denuncia Roberto Centi, capogruppo di AVS in consiglio comunale alla Spezia.
"Questo corso è attivo da ben 47 anni. La scelta di sospenderlo è ingiustificabile. Le ripercussioni della chiusura sugli studenti, sulle famiglie e su tutta la provincia spezzina sarebbero gravissime. Si potrebbero trovare differenti soluzioni per evitarla, anche perché il corso risulta attrattivo per studenti provenienti dalla Toscana e da altre regioni al di fuori della Liguria", ricorda Roberto Centi.