"Le modifiche al Regolamento - spiega il Sindaco Emanuele Moggia - non influiscono sul numero totale degli attracchi giornalieri, ma soltanto sul numero di attracchi in contemporanea alla banchina del centro storico".
Infatti il nuovo Regolamento, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2018, non avrà l’effetto di ridurre il numero totale degli sbarchi nelle 24 ore, ma regolamenterà il numero degli accosti in contemporanea (che, fino ad oggi, arrivano fino a 4 unità) al fine di non congestionare la banchina di attracco e il relativo specchio acqueo.
Con il nuovo progetto vengono introdotte e definite, fra l’altro, le corsie di imbarco e sbarco e predisposta una corsia per eventuali operazioni di soccorso e assistenza sanitaria agli utenti.
Il Sindaco, durante la seduta di Consiglio, ha precisato che la revisione di tale regolamento è stata dettata da criteri di sicurezza e tutela della pubblica incolumità, calcolando lo spazio minimo per metro quadro occupato dalle persone in transito e in stazionamento sulla banchina.
Diversamente da come erroneamente riportato dall’ultimo comunicato stampa a firma del Dott. Menchelli direttore di Confartigianato La Spezia, i battelli che potranno ormeggiare in contemporanea saranno al massimo due: uno all’interno ed uno all’esterno del braccio principale del molo; in caso di condizioni meteo-marine avverse si potrà attraccare, sempre con un massimo di due imbarcazioni in contemporanea e lasciando libero l’approdo esterno, all’interno del Molo.
Nei mesi scorsi l’Amministrazione non ha mai chiuso le porte a suggerimenti e soluzioni costruttive, ad esempio proponendo di strutturare diversamente un orario più esteso e distribuito lungo la giornata al fine di non concentrare arrivi e partenze solo in determinate fasce orarie.
"Da febbraio, molto prima della redazione delle modifiche al regolamento, abbiamo aperto dei tavoli tecnici con la collaborazione della Capitaneria di Porto della Spezia, che ringrazio per la preziosa collaborazione, per cercare un accordo il più possibile condiviso - sottolinea Moggia - inoltre abbiamo già rinviato di mesi l’approvazione delle modifiche al Regolamento proprio al fine di trovare una soluzione condivisa, ma la risposta che abbiamo ricevuto è stata, purtroppo, una diffida inviata anche alla Procura della Repubblica della Spezia.
Infatti, la trattazione delle modifiche al regolamento votato oggi in consiglio comunale, era già prevista per la seduta del 25 marzo. Proprio a seguito di una esplicita richiesta da parte della Golfo dei Poeti e di Confartigianato il relativo punto, che era già stato inserito all’interno dell’ordine del giorno della seduta di marzo, era stato stralciato e rinviato a nuova data, a fronte dell’assicurazione di una disponibilità a raggiungere un accordo condiviso. Il comune riceveva invece, pochi giorni dopo, dall’avvocato della Golfo dei Poeti, una diffida formale.
"Pertanto, dopo aver accolto la richiesta di rinvio, atteso invano una proposta mai arrivata, dopo aver richiesto ed ottenuto da parte della Capitaneria di Porto della Spezia il parere favorevole in merito alla salvaguardia dei criteri di sicurezza, si è ritenuto opportuno procedere con l’aggiornamento del Regolamento per l’attracco al Molo".
Il primo cittadino ha chiarito in consiglio comunale che sulla stampa è stato impropriamente utilizzato il termine di tassa di sbarco: "Non si tratta di una “tassa”, bensì di un corrispettivo su ciascun titolo di viaggio che è previsto dal vigente regolamento dell’Area Marina Protetta, corrispettivo che può istituire solo il gestore dell’Area Marina protetta e che pertanto non andrà a rimpinguare le casse dei Comuni. Quindi non stiamo parlando di un “balzello pro capite” o di “assalto alla diligenza” ma, molto più semplicemente, di una legge dello stato (declinata all’interno del regolamento vigente della AMP); e le leggi dello stato si applicano, non si eludono. Il consiglio del Parco non ha facoltà di stabilire se applicare o meno la legge ma solo di determinare l’importo del corrispettivo, cosa che è stata fatta appunto durante l’ultimo consiglio". Infatti lo scorso lunedì 9 ottobre, il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale, che gestisce l’area Marina Protetta delle Cinque Terre, ha fissato l’importo del corrispettivo ad 1 euro.
Il primo cittadino ha concluso chiarendo di aver appreso solo dalla stampa della richiesta di un ulteriore incontro (non è infatti arrivata alcuna richiesta attraverso le usuali vie di comunicazione) ma che, come sempre è stato, è completamente disponibile: è da febbraio scorso che si spende al fine di trovare una soluzione il più possibile condivisa al problema.