Il comitato Sarzana che Botta! invia questo intervento: "Nel caso dell'inquinamento elettromagnetico la disattenzione è totale. "Tutti usiamo il cellulare; tutti vogliamo aver un buon segnale" sta diventando un cinico alibi per non mettere in atto tutte le misure, anche modernissime, che la scienza e la tecnologia ci offrono: ad esempio lo sviluppo della fibra ottica. Intanto si può iniziare una buona prevenzione con un serio monitoraggio delle emissioni di onde. Per serio s'intende effettuato 24 ore su 24 per più giorni in punti dove è noto che le onde si espandono e, se emesse da più impianti, s'intersecano, aumentando gli effetti inquinanti. La tutela della salute e quindi la prevenzione è per legge responsabilità del sindaco e anche del Consiglio comunale. Per legge regionale sugli impianti antecedenti il 1999 vanno effettuati controlli annuali. Ebbene la giunta e il consiglio comunale hanno adottato un Piano che si fonda su pochi rilevamenti effettuati tra il 2007 e il 2014. Poi più nulla. Il sindaco avrebbe dovuto pretenderli.
Per questo abbiamo scritto a Cavarra una lettera che è di fatto una messa in mora, per sollecitarlo a fare il suo dovere, rifare gli accertamenti e rivedere il Piano, visto che a quanto pare neppure la società Ambiente, incaricata di redigerlo, si è preoccupata di avere informazioni. Alleghiamo il testo integrarle della lettera al sindaco e al consiglio comunale, ricca di altri elementi, e il link del mio articolo sul sito. Vi ricordiamo l'assemblea di martedì alle 21,15 alla sala della Repubblica. Presenteremo le critiche, ma anche proposte concrete, tratte da esperienze di altre città che abbiamo studiato".
Carlo Ruocco