Settanta spezzini a Roma all'incontro del papa con l'MCL
Il Movimento cristiano lavoratori ha festeggiato i suoi quarant'anni stringendosi attorno a Benedetto XVI l'altro sabato in sala Nervi, in Vaticano. Tra i diecimila soci e simpatizzanti giunti da tutt'Italia, anche una settantina di spezzini. «Gli anniversari sono occasioni per ripensare al proprio carisma con gratitudine e sguardo critico, attento alle origini storiche e ai nuovi segni dei tempi», ha detto il papa. E la fedeltà a Pietro è sempre stata la cifra dell'Mcl, nato a cavallo degli anni Sessanta e Settanta proprio per rimanere fedele alla dottrina sociale della Chiesa, contestata apertamente nel dopo Sessantotto. Benedetto XVI ha chiesto ad Mcl di portare «luce e speranza cristiana nel mondo del lavoro, per una sempre maggiore giustizia sociale». E di «guardare sempre al mondo giovanile, che oggi più che mai cerca vie di impegno che coniughino idealità e concretezza». «Il lavoro non è solo strumento di profitto, ma momento in cui esprimere le proprie capacità, spendendosi con spirito di servizio». Alla radice deve esserci «la logica, spesso bistrattata, del dono: donare tempo e abilità senza aspettare contraccambio in questo mondo. Così facendo non solo si fa il bene dell'altro, ma si scopre la felicità profonda, secondo la logica di Cristo, che ha donato tutto se stesso». «La famiglia è il primo luogo in cui si fa esperienza dell'amore gratuito. Quanto viene vissuto in famiglia, il donarsi senza riserve per il bene dell'altro, è un momento educativo fondamentale per imparare a vivere da cristiani». «Nell'Enciclica Caritas in veritate ho voluto estendere la logica della gratuità a una dimensione universale. La sola giustizia non è sufficiente. Perché vi sia vera giustizia è necessario quel "di più" che solo la gratuità e la solidarietà possono dare».
In restauro la pieve romanica di Follo
Tornerà all'antico splendore la pieve di San Martino di Durasca, oggi parrocchiale di Piano di Follo, in bassa Val di Vara. Si tratta di una chiesa molto antica, di stile romanico, situata lungo il percorso di antiche vie di comunicazione e centro religioso importante già nel cuore del Medioevo. Ieri pomeriggio, nei locali attigui alla pieve, si è tenuto un affollato incontro, organizzato dalla Pro loco «Follo Castello», dal Comune e dalla parrocchia, per presentare appunto i lavori di restauro ormai avviati. Non si tratta solo di restaurare l'architettura romanica medievale, ma anche, in un secondo tempo, gli affreschi che ospita al suo interno. Nell'incontro, dopo i saluti del parroco don Gilberto Caceres, del sindaco di Follo Giorgio Cozzani, del presidente della Pro loco Gianni Domenichini e dell'assessore alla cultura Felicia Piacente, Graziano Tonelli, della Pro loco, ha fatto una breve storia delle origini della pieve e dei suoi cambiamenti strutturali, avvenuti nel corso dei secoli. Uno di questi fu particolarmente significativo e cioè quello di fine Ottocento, che «rovesciò come una manica» la chiesa, con l'abbattimento delle due absidi ed il cambiamento dell'entrata. Un intervento parallelo a quello compiuto in precedenza nella pieve di Marinasco, dal capo opposto della valle. L'intervento strutturale era motivato dai continui allagamenti che l'edificio subiva per gli straripamenti del vicino torrente Durasca. Gli architetti Augusto Marchioni, in qualità di progettista e di direttore dei lavori, e Mauro Moriconi, ispettore della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici della Liguria, hanno illustrato i criteri di scelta adottati per il restauro conservativo. Al termine. la restauratrice Marzia Bertolla, del gruppo «Restauro e Creazione», ha fatto una breve relazione sullo stato dei lavori e sulle difficoltà incontrate durante il cammino del restauro. Nei prossimi mesi, i fedeli di Follo Piano dovranno ancora affrontare un po' di disagio per questi lavori, ma sarà un disagio molto ben ripagato, è stato promesso dal parroco don Gilberto Caceres.
Il gruppo «Padre Alfonso», trent'anni con i disabili
All'«Open Day 2», organizzato alla Spezia nei giardini di via Chiodo dal Centro servizi «Vivere insieme», con altre sessantatre associazioni di volontariato era presente anche il gazebo del gruppo «Padre Alfonso», il quale, prossimo a festeggiare il suo trentesimo anno di vita, si prepara a vivere un'estate ricca di iniziative. Tra esse, come ogni anno, dal 6 al 12 agosto, la settimana nella casa diocesana di Cassego. Era l'autunno 1982, quando un gruppo di giovani spezzini, di ritorno da un pellegrinaggio a Lourdes con l'Unitalsi, decise di fare qualcosa affinché l'esperienza vissuta nel santuario francese non si esaurisse, proseguendo nella vita quotidiana. Così è nato il gruppo, intitolato alla memoria di padre Alfonso Muzio, domenicano, assistente spirituale dell'Unitalsi. Scopo primario dell'associazione è quello di offrire sostegno alle famiglie con persone disabili.
Più soldi a chi ha difficoltà economiche
Un protocollo d'intesa siglato martedì scorso con la Caritas diocesana ha ampliato in modo significativo l'orizzonte spezzino del «progetto Microcredito». Il progetto, avviato nel 2008 da Fondazione cassa di risparmio della Spezia, Banca Carispezia e Provincia (e del quale Spezia 7 ha riferito altre volte), prevede che Carispezia rilasci prestiti - con importo massimo di tremilacinquecento euro restituibili in 48 mesi - a persone ed a famiglie bisognose, anche di nazionalità straniera. Un nucleo tecnico di valutazione, integrato dai direttori dei tre distretti socio-sanitari, analizza le richieste, valutando i requisiti di accessibilità al prestito. Per finanziare queste attività sociali, che in tempo di crisi economica sono di particolare importanza, è stato costituito tra Fondazione e Provincia un fondo di garanzia. In tal modo, nel prossimo triennio, la Fondazione stanzierà centomila euro annui, a copertura di eventuali insolvenze, importo che, grazie al nuovo accordo con la Caritas, potrà anche essere raddoppiato. Il protocollo d'intesa, infatti, prevede il coordinamento tra il «progetto Microcredito», così rinnovato, e le iniziative analoghe che Caritas svolge da anni, in prevalenza nella città della Spezia, in favore di famiglie con difficoltà economiche. Si tratta di un'ingente e spesso silenzioso lavoro di aiuto verso le persone in difficoltà, purtroppo sempre più numerose. Un «tavolo di coordinamento», presentato martedì nel corso di una conferenza stampa cui ha partecipato il direttore della Caritas don Luca Palei, avrà quindi il compito di individuare in maniera condivisa le diverse strategie di sostegno e di attivazione del microcredito, collegando i due filoni di aiuto. E' previsto anche un percorso di educazione finanziaria che aiuterà i beneficiari, cercando di rimuovere le cause che hanno originato il disagio economico. Il ruolo di educatore finanziario sarà affidato all'avvocato Roberto Ribolla, già responsabile dell'ufficio legale di Carispezia. Ma qual è, sinora, il livello quantitativo degli interventi ? Nel periodo 2008-2012 sono stati esaminate 236 richieste (35 per cento per situazioni relative all'alloggio, 30 per cento per debiti eccessivi, 17 per cento per morosità sulle utenze domestiche, 15 per cento per situazioni familiari e 3 per cento per problemi sanitari), accogliendone centocinque, per un importo totale di quasi duecentomila euro. Ad oggi, il novantacinque per cento dei beneficiari ha pagato le rate del suo prestito nei tempi stabiliti.
Festa di sant'Antonio Gianelli
Sabato prossimo 2 giugno la comunità delle suore Gianelline di Cerreta di Carro, in alta Val di Vara, è in festa per le celebrazioni annuali in onore del proprio fondatore, sant'Antonio Gianelli, patrono della valle. Come sempre è previsto un notevole afflusso di fedeli al santuario della Cerreta, a pochi passi dalla casa natale del santo. Per tutto il giorno si svolgerà una fiera di merci varie, con servizi di ristoro. L'accesso in auto è consigliato da Ponte Santa Margherita. Sabato alle 11 sarà celebrata al santuario la Messa solenne, presieduta dal cancelliere vescovile monsignor Gian Luca Galantini. Nel pomeriggio, alle 16, Messa solenne all'aperto nell'aia della casa natale del santo, presieduta dall'amministratore diocesano monsignor Giorgio Rebecchi. Dopo la Messa, processione con la statua del santo lungo il paese e benedizione finale davanti al santuario. Presterà servizio la cantoria di Carro. Nel periodo estivo al santuario sarà sempre celebrata una Messa festiva alle 17.
Celebrazioni di Cresima
Oggi domenica 27 maggio il vescovo emerito Bassano Staffieri celebra la Messa e conferisce la Cresima alle 10.30 nella cattedrale di Cristo Re alla Spezia e alle 18 nella concattedrale di Santa Maria a Sarzana; sabato prossimo 2 giugno lo farà alle 9.30 nella parrocchia dei Santi Giovanni e Agostino alla Spezia.
Madonna di Montenero
La Madonna di Montenero si celebra lunedì 28 maggio nel santuario sopra Riomaggiore. Messe oggi domenica 27 maggio alle 9 e alle 11, presieduta da monsignor Jean Ntagwarara, vescovo di Bubanza (Burundi). Alle 17.30 Vespro e Messa. Alle 15.30 presentazione di un volume di Giampietro Gasparini sul santuario. Domani Messe alle 9 e 10. Alle11 celebra monsignor Giorgio Rebecchi; alle 17.30 Vespro e Messa alle 18.
Scorza: Madonna della Salute
Nel quartiere della Scorza, alla Spezia, si celebra oggi (domenica 27 maggio) la festa della Madonna della Salute nella chiesa a lei dedicata. Messe saranno celebrate alle 8.30, 11 e 18. Alle 12.30 pranzo in piazza e fiera di beneficenza. Dalle 18.30 «Sport in piazza» e, alle 19.30, la sagra popolare.
Pellegrinaggi a Lourdes
Dal 6 al 12 giugno la sezione dell'Unitalsi organizza un pellegrinaggio a Lourdes. Per iscrizioni rivolgersi il lunedì e il venerdì dalle 16.30 alle 18 alla parrocchia di Mazzetta (tel. 0187.513264).
Pellegrinaggio ministranti
Pellegrinaggio diocesano dei ministranti a Siena il prossimo 13 giugno. Prenotazioni in Seminario entro il 5 giugno. Il costo è di 12 euro.
La scomparsa di Ettore Nardi
Lutto a Sarzana per la scomparsa, all'età di novant'anni, di Ettore Nardi, che fu a lungo segretario comunale negli anni Settanta e Ottanta. I funerali ieri mattina a San Venanzio, presieduti dal parroco don Gianni Crovara. Alla famiglia le nostre condoglianze.