A rappresentarcelo è una fonte per così dire non sospetta, almeno sul piano politico ideologico: un'indagine condotta dall'"osservatorio" di UnipolSai, uno dei colossi assicurativi del nostro paese, quindi particolarmente attenti a monitorare le intenzioni, le attese, gli orientamenti dei cittadini – consumatori. La ricerca dell'"osservatorio" è stata condotta provincia per provincia e nei giorni scorsi sono stati resi noti i risultati anche per qaunto riguarda Spezia.
Ebbene, secondo quanto riferiscono gli esperti di UnipolSai, "gli spezzini mostrano di avere le idee ben chiare": il desiderio più inseguito risulta essere il poter mantenere l'attuale tenore di vita (44 per cento delle risposte raccolte) o perlomeno che sia sufficiente anche se inferiore all'attuale (un altro due per cento). Ma il tutto – ecco il dato che appare significativo – con uno sguardo costante sulla famiglia: gli spezzini dichiarano infatti di poter continuare ad aiutare i figli in caso di necessità e vorrebbero non gravare su di loro quando aumenterà il bisogno di cure mediche e di assistenza sanitaria. Ben il 27 per cento vorrebbe non trovarsi nelle condizioni di dover vendere i beni immobili di proprietà per poter lasciare la casa ai figli.
Sulla ripresa del paese dopo la lunga crisi, del resto, gli spezzini sembrano essere ancora cauti: il 39 per cento ritiene che il futuro, dal punto di vista economico, sarà sempre più incerto in quanto la crisi ha lasciato un segno profondo, e il 19 per cento del campione è convinto che non si tornerà più ai livelli pre–crisi e che ci saranno meno soldi a disposizione. Al di là dell'interesse del comparto assicurativo a promuovere prodotti di gestione del risparmio o di assicurazione, il dato che colpisce è proprio il costante richiamo alla dimensione della famiglia. Che poi, come appare chiaro, è la famiglia tradizionale, con genitori e figli, punto di riferimento primario per le attese delle persone. Certo, il dato demografico a Spezia, è ancora, immigrati a parte, in fase di contrazione. L'apparente contraddizione non può dunque che essere legata alla mancanza di incentivi adeguati, sia pubblica sia privati.
Si può comprendere tutto, ma non si dica, per favore, che l'idea di famiglia è in crisi e magari superata: le indagini demoscopiche ci dicono, semplicemente, che non è vero.