Analoga decisione è stata ufficializzata dai consigli camerali di Imperia e Savona riunitisi in concomitanza al consiglio spezzino e approvando all'unanimità il medesimo documento.
La pratica va adesso al Ministero dello Sviluppo economico e alla conferenza Stato Regione per il recepimento della proposta di accorpamento. Il nuovo ente, creato sulla base delle linee guida nazionali della riforma in atto, si costituirà all'insediamento del nuovo consiglio.
Fino ad allora gli organi delle tre Camere rimarranno in carica e continueranno ad operare. Sede legale della nascente Camera di Commercio sarà Savona in quanto baricentrica rispetto a La Spezia e Imperia. Le tre sedi saranno perfettamente operative e il nuovo ente avrà un bacino di oltre 98 mila imprese con la prospettiva di far fronte, grazie all'unione, alle ricadute negative del taglio del diritto annuale deciso dal Governo.
Dichiarazione del presidente della Camera di Commercio della Spezia, Gianfranco Bianchi. "La fusione con Imperia e Savona è senz'altro un'opportunità. Ci consente di fare economie di scala riducendo l'impatto negativo derivante dal taglio del diritto annuale, di essere più efficienti e di rilanciare funzioni strategiche per le imprese e i territori: ricordo che le Camere sono gli unici enti pubblici che non percepiscono denaro dallo Stato ma si autofinanziano con il diritto annuale tramite il quale svolgono iniziative per il territorio e generano investimenti. Non essendo consentito dalla normativa vigente l'unione con camere affini di altre regioni, abbiamo necessariamente guardato a Imperia e Savona cui ci lega una forte complementarietà e omogeneità territoriale e dove le specificità di ognuno possono dar vita a una realtà economica forte e maggiormente competitiva: la nuova Camera nasce quindi con l'obiettivo di rafforzare la Liguria e la sua economia pur garantendo ai tre territori il ruolo guida nei settori di loro riferimento".
Dichiarazione del segretario generale della Camera di Commercio della Spezia, Stefano Senese. "La nostra Camera si presenta in salute all'appuntamento: senza debiti, con un suo solido patrimonio, con costi di funzionamento e del personale perfettamente nella media. Formalmente la nuova Camera sarà operativa dall'inizio del prossimo anno: da qui ad allora, tramite la costituzione di gruppi di lavoro, opereremo per integrare al meglio le tre realtà. Già il lavoro svolto negli ultimi mesi con Savona e Imperia ci conferma che dall'unione possono nascere opportunità di sviluppo socio economico molto interessanti: per le imprese, per la salvaguardia dei livelli occupazionali, per il territorio. Su Spezia porteremo ovviamente avanti i progetti in corso, dal sostegno all'economia del mare al completamento del parcheggio di piazza Europa, perfezionando nel contempo azioni comuni di più ampio respiro territoriale".