Commentando il brano del Vangelo, mons. Palletti ha detto che «bisogna conoscere la verità del Vangelo, accoglierla e custodirla. E' sempre forte la tentazione di modellare il Vangelo su di noi e non viceversa. Ma il Signore vuole discepoli veri, che rispondano con parole vere ("Sì, sì, no, no, il resto viene dal maligno") e agiscano con gesti di verità. Ogni cosa che facciamo deve corrispondere a quello che siamo diventati incontrando Gesù». Il modello è sempre Maria, per la quale «la Verità non era una legge, ma un figlio da portare nel grembo, da far crescere, da ascoltare fino a trovarsi feconda di una fecondità inaspettata, quando sotto la croce sentirà Gesù affidargli come figli tutti noi».
Il vescovo ha ribadito l'importanza di pregare «con insistenza per le vocazioni», in particolare al sacerdozio. «Tutti siamo discepoli missionari di Cristo – ha spiegato Palletti. Ma abbiamo bisogno di essere perdonati, risanati, nutriti. C'è bisogno di sacerdoti, che agiscono nella persona di Cristo. Essi spezzando il pane guidano i discepoli sulla strada della carità, annunciando la parola formano la comunità di discepoli missionari, perdonando i peccati risanano il mondo. Nella Chiesa, unica madre di salvezza, tutti gli uomini possono essere salvi».