Venerdì prossimo 4 ottobre, alle 18, nel santuario di Sant'Antonio a Gaggiola, la piccola collina che sovrasta Spezia, si celebra in forma solenne la festa di San Francesco.
I frati minori francescani accoglieranno com'è tradizione gli spezzini, che in questa occasione salgono in gran numero la collina. Come sempre, da quando Pio XII affidò l'Italia alla protezione del «Poverello di Assisi», la celebrazione assumerà rilevanza insieme religiosa e civile. Perciò, con le diverse componenti della vita cittadina, saranno presenti in forma ufficiale anche le massime autorità civili e militari. La Liturgia sacra sarà presieduta dal vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti. Alla Fraternità francescana si uniranno il vescovo emerito Bassano Staffieri, i rappresentanti dei religiosi e il clero del vicariato urbano. Per sottolineare poi la dimensione civile della ricorrenza, al termine del sacro rito il sindaco Massimo Federici pronuncerà un breve messaggio, rivolgendosi a tutta la città. San Francesco, infatti, rappresenta per tutti un richiamo perenne ed universale ai fondamentali valori umani della pace, della fraternità, dell'amore al creato. Prospettive che come si può vedere ogni giorno, sono sempre molto attuali. Al termine del pomeriggio, sarà offerto a tutti il pane della pace e del perdono, come segno che richiama un impegno anche personale ad essere operatori di pace. Il giorno precedente, giovedì alle 18, si terrà invece al santuario la suggestiva "Liturgia del Transito", nella quale viene riproposto il momento in cui Francesco lasciò la terra, cantando le lodi delle creature e di "sorella morte". Nel giorno di San Francesco, il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà anche un'altra celebrazione, ma fuori dai confini diocesani. E' stato invitato infatti dal confratello Giovanni Santucci, vescovo di Massa Carrara – Pontremoli, a presiedere la Messa solenne delle 10 nella cattedrale di Massa, che proprio a Francesco è dedicata.