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Piano contro la dispersione idrica, ad ottobre i primi interventi In evidenza

Il Presidente della Provincia Peracchini: "Finanziamenti del PNRR, i costi non graveranno sulle bollette".

Si concretizza e si avvia alla fase realizzativa, il programma voluto e diretto dalla Provincia della Spezia per dare risoluzione alla situazione della dispersione idrica nella struttura dell'acquedotto e della rete distributiva del territorio spezzino.
Con un decreto del Presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini, è stata data approvazione definitiva al percorso, con formale accettazione, per l'acquisizione del finanziamento attivato tramite Pnrr destinato a coprire gli investimenti per il "programma di riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua", compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle condotte inserito in un progetto tecnologicamente avanzato che l'Ente, con il gestore del servizio Acam Acque Spa, ha previsto proprio per ottimizzare al massimo la capacità di intervento sulla dispersone idrica. Questo specifico intervento è un'innovazione in grado di dare maggiore efficacia a tutto il programma.

"Oggi diamo formalmente inizio a questo programma strategico che ci vede sia nel ruolo di ente gestore, sia quale soggetto attuatore delle opere finanziate dal Pnrr - spiega il Presidente Pierluigi Peracchini - Si tratta di un investimento importante che coprirà la rete di distribuzione principale, oltre a reti specifiche, e che completa quella serie di programmi che in questi anni abbiamo già attuato per evitare situazioni di carenza d'acqua. Abbiamo tempi ristretti proprio perché sono dettati dalle norme che regolano i finanziamenti di  questo tipo. Quindi, appena il ministero avrà chiuso il proprio iter che rientra in un quadro nazionale, indicativamente a fine estate, anche noi potremmo dare il via alla fase operativa con l'apertura dei cantieri da parte del gestore. Entro la fine di marzo 2026 tuti gli interventi dovranno essere terminati.
Si tratta di dare soluzioni ad una situazione disastrosa che abbiamo trovato, con decenni di abbandono che hanno gravato su una rete idrica già datata che aveva bisogno di interventi strutturali di sviluppo, non solo manutentivi. Oggi, con questo programma, abbiamo garantito le risorse per fare gli interventi necessari, ottenendo il massimo dal finanziamento erogabile dai fondi Pnrr, senza gravare sulle bollette.
Infatti con fondi che abbiamo ottenuto dal Pnrr, grazie ad un progetto ben fatto ed un programma di opere certo, riusciamo a coprire oltre l'85% del costo del programma, questo calcolato allo stato attuale, quindi con i costi aumentati per il rincaro delle materie prime. Il resto delle spese lo avevamo già calcolato nell'ambito della programmazione del piano d'ambito, di cui due milioni erano già stati spalmati in sei anni all'interno di una programmazione che in questo settore cuba circa 130 milioni di euro, quindi parliamo di un dato pari all'1,5% del valore dello stesso piano."

L'iter per questa pratica, dopo l'emanazione del decreto della Provincia, prevede, a stretto giro, la sottoscrizione degli atti tra l'Ente ed il gestore per dare attuazione al programma, quindi l'invio delle schede e delle deliberazioni al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, già consegnate proprio in queste ore. Il ministero chiuderà, entro trenta giorni, il programma nazionale previsto dal Pnrr sulla scheda: "Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti", trasmettendo per competenza tutti gli atti al Corte dei conti.

Il quadro economico dell'intervento aggiornato ammonta ad € 15.782.802,00 (al netto di IVA), i lavori previsti, attivati grazie alla concessione dei fondi del Pnrr sono 44. Oltre a questo programma la Provincia ha in corso di definizione, ma con fondi del Piano Nazionale di interventi infrastrutturali per la sicurezza del settore idrico attivati attraverso la Regione, un secondo gruppo di grandi interventi infrastrutturali, anche questi sempre senza oneri per i cittadini, che garantiranno l'eliminazione del rischio siccità e della diminuzione delle risorse idriche nei periodi più esposti.



Nota tecnica

I comuni interessati direttamente da questo programma sono: Bolano, Porto Venere, Vezzano Ligure, Arcola, Castelnuovo Magra, Follo, La Spezia, Lerici, Sarzana, Ameglia, Luni, Santo Stefano Magra, Riomaggiore.
Si tratta di interventi che riguardano sia reti locali che necessitano di opere di manutenzione straordinaria, sia interventi che riguardano opere e tubazioni di grande distribuzione, che servono contemporaneamente più aree e più comuni.
Si prevede, oltre alla realizzazione del sistema della distrettualizzazione, la sostituzione di oltre 31mila metri di condotte, oltre al rinnovamento di gran parte delle tratte collegate.

In questi giorni, con Acam, verrà chiusa la fase tecnica del piano, ovvero saranno realizzate le singole schede di intervento per le 44 opere previste.
Tra gli interventi prioritari, oggi sono in fase di definizione le schede tecniche, vi sono alcuni che riguardano tratte fondamentali della rete e prevedono:
· la sostituzione di una serie di condotte idriche, alcune di grande distribuzione, presenti nell'area della Spezia (Viale Italia, Viale San Bartolomeo, via Buonviaggio, zona Pieve, via XXIV Maggio, via Genova e Cadimare), per circa 4 milioni di euro di investimenti
· la sostituzione della condotta idrica nell'area di Montalbano nel Comune di Vezzano Ligure, per oltre 800 mila euro di investimenti
· la sostituzione della condotta idrica nell'area dell'Olivo a Porto Venere, per circa 400 mila euro di investimenti

La distrettualizzazione del settore idrico è un programma che servirà a definire e gestire in modo concreto il dato della dispersione idrica e comprendere, in maniera oggettiva, la dinamica della distribuzione della risorsa acqua in ambito provinciale. In pratica questo programma, attraverso una rete di impianti in grado di monitorare tutta la distribuzione di acqua, consentirà di comprendere ed intervenire in modo capillare sulla distribuzione, quindi avere un dato oggettivo e non stimato quanto viene immesso nella stessa rete e di quanto viene consumato in ogni area e per ogni singola sezione della rete. In questo modo, anche attraverso la compartimentazione della stessa distribuzione sarà possibile, limitare perdite e garantire una migliore ripartizione dell'erogazione.

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