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STONEWALLSFORLIFE, dal recupero alla messa a coltura: assegnati i primi terreni recuperati In evidenza

Approvata la richiesta di proroga del progetto fino al 2025.

Ricostruzione dei muri, assegnazione dei terreni recuperati, formazione: continuano le attività del progetto europeo Stonewallsforlife, esteso sino alla fine del 2025.

È stata approvata la richiesta di proroga di progetto da parte del CINEA, autorità di gestione del programma LIFE. Passaggio che consentirà di realizzare tutti gli interventi diretti al recupero a fini agricoli dei terrazzamenti nell'Anfiteatro dei Giganti di Manarola, dalla ricostruzione dei muri fino alla messa a dimora delle viti e delle altre colture previste. 

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre e gli altri beneficiari potranno così proseguire le attività sino alla fine del 2025, grazie ad una estensione di 18 mesi del progetto che è entrato nel vivo della sua realizzazione. 

Proseguono intanto i lavori nella parte centrale dell'anfiteatro: gli interventi, commissionati dal Parco, prevedono da qui a fine anno la ricostruzione di circa 1400 metri quadri di muri a secco compresi tra la porzione centrale dell'anfiteatro (Valletta), con i lavori attualmente in corso, e la parte orientale (Costa de Campu) in cui le attività partiranno in autunno.

Altro obiettivo raggiunto nei giorni scorsi l'assegnazione dei primi terreni agricoli recuperati, complessivamente 1,33 ettari siti nell'area sovrastante l'abitato di Manarola, attribuiti a Possa di Heydi Bonanini e alle aziende agricole di Alessandro Crovara e Alessandro Bordone, che hanno partecipato al bando pubblicato da Fondazione Manarola.

Tra i criteri che hanno determinato l'assegnazione dei terreni l'impegno in favore di pratiche agricole che favoriscano la biodiversità dei suoli e il risparmio idrico; il coinvolgimento dei giovani e di soggetti formati nell'ambito del Progetto Stonewallsforlife; l'accorpamento dei lotti da coltivare al fine di ridurre il frazionamento.

 


Stonewallsforlife: Capofila del progetto è il Parco Nazionale delle Cinque Terre, supportato dalla società di ingegneria ITRB Group. I terrazzamenti nel sito pilota sono gestiti dalla Fondazione Manarola Cinqueterre, che fa da tramite tra i proprietari dei terreni abbandonati e le aziende agricole locali interessate ad affittarli. Negli interventi per il recupero dei muri a secco e dei canali di drenaggio vengono utilizzate tecniche costruttive e sistemi monitoraggio innovativi proposti dai ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita (DISTAV) dell'Università di Genova. Legambiente mette in campo la sua esperienza in progetti di sostenibilità ambientale e si occupa della comunicazione. Il Consiglio Provinciale di Barcellona (DIBA) conduce gli studi preparatori per garantire la replicabilità dell'intervento all'interno del Parco del Garraf.

 

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