Continua lo stato di agitazione dichiarato dalle segreterie provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti e Fials per gli addetti delle pulizie dipendenti della ditta Pulitori ed Affini che lavorano presso l'ospedale Sant’Andrea.
“Sono già trascorsi 10 giorni da quando abbiamo proclamato lo stato di agitazione e richiesto un incontro urgente con Asl5 e Pulitori ed Affini e ad oggi non è pervenuta alcuna risposta - dicono i Sindacati- la misura è ormai colma e lo sciopero alle porte. Nonostante le rassicurazioni iniziali, da gennaio sono continuati i tagli delle ore dell'appalto delle pulizie, i lavoratori assenti per lunghe malattie non sono più stati sostituiti, e già per una decina di tempi determinati non sono stati confermati i contratti, nonostante il nostro intervento".
"La nuova organizzazione del lavoro - proseguono i sindacati - ha visto la riduzione dei tempi di pulizia fino al 50%, e tutto a scapito del servizio all'utente; in reparti come pediatria, oncologia, rianimazione, pronto soccorso, con i casi covid che stanno nuovamente scoppiando, tutto questo ricade in modo drastico sui livelli sanitari dell'ospedale e sui carichi di lavoro degli operatori che devono garantire un'adeguata pulizia rispetto agli standard ospedalieri. Inoltre, gli addetti sono costretti a lavorare con scarsità di prodotti igienici sanitari, come più volte denunciato dagli stessi operatori".
"Ci chiediamo, infine, come sia possibile che nello stesso appalto e con i medesimi livelli contrattuali questa situazione si presenti solo all'ospedale Sant’Andrea e non al San Bartolomeo che è gestito in associazione temporanea di impresa da Coopservice”, concludono.