Il Presidente della Provincia Pierluigi Peracchini è intervenuto agli “Stati Generali del Parco delle Cinque Terre" affrontando la tematica ambientale legata alla gestione delle reti fognarie provinciali.
“ Se parliamo di ambiente e di depurazione delle acque nello spezzino trattiamo un tema molto pesante e complesso. Onestamente quando mi sono insediato, anche come Presidente della Provincia, non pensavo di trovare una situazione come quella che abbiamo dovuto affrontare e che stiamo portando a soluzione.- ha dichiarato il Presidente Peracchini -Proprio per questo, alla Spezia come nel resto del territorio spezzino, oggi vi sono più cantieri aperti per sanare una condizione per la quale siamo dovuti intervenire con urgenza. Parte della città, ad esempio, era senza fognature. Abbiamo sviluppato un piano che coinvolge tutti i comuni della provincia. L’Ato Idrico finanzia questi investimenti, per il biennio siamo sui 35 milioni di euro, cercando di trovare soluzioni per gravare il meno possibile sulle bollette.
Quando abbiamo affrontato la specifica situazione delle Cinque Terre è apparso chiaro che si doveva pensare ad un intervento che dovrà diventare la soluzione definitiva, anche in grado di sostenere la vocazione turistica del territorio. Questo vuol dire recuperare decenni di arretrato. Stiamo studiando quattro soluzioni tecniche possibili, lavorando con il Parco ed i Comuni. È evidente che servono risorse dedicate perché non è possibile ipotizzare di finanziare queste opere con il solo magro bilancio dell’Ato Idrico, cioè gravando gli utenti.
Su questi temi occorre una visione provinciale, sfruttando le nuove tecnologie e gli impianti esistenti o quelli di nuova progettazione. Stiamo così riprogettando la struttura del depuratore degli Stagnoni, è un impianto che ha più di cinquant’anni. L’idea è di convogliarvi anche i liquami delle Cinque Terre, ma prima lo dobbiamo riqualificare, così grazie alle nuove tecnologie sarà in grado di produrre acqua depurata per uso agricolo. Un po’ di soldi per questo intervento li abbiamo trovati, ma serve avere la possibilità di realizzare tutte le altre opere in modo concreto. L’attenzione è massima ed infatti si sta già procedendo con gli studi di fattibilità per arrivare ad avere gli strumenti tecnici su cui poi individuare la soluzione d’intervento per risolvere la situazione delle Cinque Terre”.