Le verifiche hanno prodotto risultati rilevanti: tre automobilisti sono stati fermati per guida in stato di ebbrezza, tra cui una giovane neopatentata della Val di Vara. La ragazza, contrariamente a quanto previsto dal Codice della Strada che impone per i neopatentati il divieto assoluto di porsi alla guida dopo aver consumato alcolici, è stata trovata con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l, pertanto si è vista azzerare in un colpo solo tutti i 20 punti della patente, ora sospesa. Dovrà inoltre sostenere nuovamente gli esami per essere abilitata alla guida e pagare una multa superiore a 700 euro entro 60 giorni.
Gli altri due conducenti, residenti rispettivamente in città ed in Val di Magra, avevano un tasso alcolemico compreso tra due e tre volte il massimo consentito. Per loro sono previste conseguenze severe: arresto da sei mesi ad un anno e mezzo, sospensione della patente fino a due anni e la decurtazione di 10 punti. Dopo l’eventuale condanna, potrebbe essere imposto l’uso dell’alcolock sui veicoli, come previsto dalla normativa appena approvata.
Durante i controlli, sono stati riscontrati anche altri tipi di irregolarità. Sei veicoli circolavano senza revisione periodica, mentre cinque automobilisti sono stati multati per equipaggiamenti non funzionanti o non a norma.
Un caso particolare ha riguardato un conducente senza cinture di sicurezza, con meno di 20 punti sulla patente. In base alla nuova normativa stradale, in vigore da pochi giorni, la patente gli è stata ritirata immediatamente e resterà sospesa per una settimana. La “sospensione breve” si applica per violazioni come il mancato uso delle cinture, il mancato rispetto della precedenza o altre manovre pericolose, ma solo per chi ha meno di 20 punti.
Ulteriori infrazioni rilevate includono sovraccarico di passeggeri, la mancanza di documenti di guida obbligatori e l’uso di monopattini elettrici senza casco, su marciapiedi o senza dispositivi per la conduzione notturna. Complessivamente, sono stati redatti 40 verbali e due persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria.