Venticinque anni fa, il 19 giugno 1996, moriva all’improvviso alla Spezia don Francesco Alceste Griggio, sacerdote salesiano, per decenni direttore dell’oratorio di via Roma.
Era sera, e stava chiudendo le porte della chiesa di Nostra Signora della Neve, quando fu colto da un malore fatale. Cinque lustri dopo, la comunità salesiana e il gruppo “Amici di Don Bosco” lo hanno voluto ricordare, scoprendo una targa che gli dedica uno dei piazzali di quell’oratorio che per così tanto tempo lo aveva visto come instancabile animatore, quasi ragazzo tra i ragazzi. La breve cerimonia, preceduta dalla celebrazione di una messa all’aperto, si è svolta in modo simbolico proprio all’ora della sua morte, avvenuta come detto proprio “sul campo”.
Nato nel 1926, don Francesco era stato ordinato sacerdote nel 1953. Alla Spezia è stato davvero il personaggio centrale dell’oratorio, inteso non solo come spazio fisico, ma come cuore pulsante di una comunità: quella salesiana in primo luogo, ma più in generale quella dell’intera città. Fu anche il primo presidente dell’Unione sportiva “Don Bosco” oltre che della Pallavolo, ed inoltre uno dei primi animatori del cineclub “Controluce”. Durante la messa è stato utilizzato il calice che gli oratoriani gli donarono nel lontano 1957. Una cerimonia davvero bella e significativa.