Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Rete Imprese La Spezia sulla situazione dei rifiuti a Marinella e Fiumaretta:
"Come è ormai purtroppo consuetudine da anni, siamo a 10 giorni dall’inizio della stagione estiva e il tema dei rifiuti spiaggiati sul litorale di Marinella e Fiumaretta si rinnova come un ormai classico tormentone in cui lo scarica barile la fa da padrone.
E mentre i Comuni litigano su responsabilità e competenze, senza memoria dei tanti , troppi, tavoli in cui a parole tutti gli Enti si dicono a favore di azioni congiunte per promuovere la Provincia come un unicum turistico, gli imprenditori del settore balneare che operano a Fiumaretta e a Marinella assistono impotenti con però, anche quest’anno, una certezza: pagare ciò che non sarebbe dovuto.
Non sono servite le numerose lettere inviate nel corso di questi anni da Rete Imprese ai Comuni di Ameglia e Sarzana per denunciare che la totalità dei costi del trasporto in discarica dei rifiuti spiaggiati grava sui balneatori, malgrado la normativa nazionale li equipari ai rifiuti urbani.
A nulla sono valsi i ripetuti inviti ai due comuni affinchè modificassero i propri regolamenti Tari, chiaramente in contrasto con la normativa nazionale vigente visto che fanno gravare il costo del trasporto sulle imprese. Non è servita neppure una nota della Regione in cui si interviene confermando la correttezza di questa interpretazione.
Ma oggi, paradosso nel paradosso, le Amministrazioni di Ameglia e Sarzana che pure beneficeranno, secondo noi giustamente, della scelta dell’Ato che introduce il principio di natura solidaristica, si sono guardate bene da ribaltare almeno una parte del risparmio sulle Imprese.
Un ennesimo rimbalzo al prossimo anno come se nulla fosse stato detto o fatto dalle Associazioni di categoria, dimenticandosi persino che grazie a queste nel marzo scorso si è tenuto un incontro con il Dirigente di Iren preposto e i Comuni e proprio in tale sede è emersa l’ipotesi di esplorare la strada della ripartizione tra Comuni appartenenti all’Ato.
A questo punto però la misura è colma, e visto che neppure l’ultimo appello lanciato ai Sindaci per un incontro urgente lanciato ormai 10 giorni fa è stato accolto, già qualche impresa si è mossa affrontando la questione per vie legali e presumibilmente altre seguiranno.
Le imprese non volevano certo arrivare a questa conclusione, ma l’idea di trovarsi punto e a capo il prossimo anno non lascia margine. E le stesse Associazioni di categoria, alle quali rimane l’amara sensazione di essere state utilizzate come una pallina da pingpong, non possono fare altro che sostenere le imprese qualsiasi scelta facciano, anche quella di passare dal piano del confronto a quello dello allo scontro tramite carte bollate.
Eppure sarebbe bastato poco da parte delle Amministrazioni: conoscere le normative fino in fondo ed ascoltare".