"Giusto essere amareggiati. Una squadra come la nostra non può farsi riprendere. Vero, eravamo in 10, però, abbiamo dimostrato sempre di non farci condizionare da inceppi quando accadono. L'inferiorità numerica non ci deve condizionare, potevamo fare di più. Ma abbiamo dato tutto tutti. Uscire fuori casa con un pari e tanta amarezza vuol dire aver fatto grande prestazione". Così Salvatore Esposito al termine di Mantova - Spezia. Tanta delusione dopo il fischio finale ma un obiettivo ben chiaro per il centrocampista, non arretrare mai di un centimetro. "Lo Spezia ci proverà finché la matematica non ci condannerà. Noi finché possiamo ci crediamo", sottolinea Salvatore.
"Quando giochi 30 minuti in 10 contro una squadra ben organizzata, credo sia normale abbassarsi e avere calo. Ma non si tratta né di calo mentale, né fisico. Ho visto gente che all'ultimo ancora sprintava. La posizione in campo? Il mister l'ha studiata cosi, mi piace perchè posso mettere le mie qualità a disposizione. Comunque, qualsiasi ruolo mi venga chiesto viene sempre interpretato con veemenza e determinazione".