Il Direttore dell'area tecnica Eduardo Macìa e il Direttore Sportivo Stefano Melissano a ruota libera sul mercato dello Spezia Calcio. Dall'annuncio, in attesa dell'ufficialità, dell'arrivo di Pio Esposito e dei due portieri, fino ai rinnovi dei calciatori già presenti in rosa.
"Per i due portieri mancano soltanto piccole cose tra le società - ha dichiarato Macìa. - Oggi, massimo domani, avremo due giocatori nel ruolo. Pio ha iniziato un percorso con noi l’anno scorso. Il giocatore e la società hanno dato la parola a noi e il suo desiderio è stato importantissimo. Ragazzo torna con noi e torna molto volentieri. Pio non è più il ragazzino di un anno fa. La parola di grandi professionisti come Ausilio, Baccin e Marotta è rimasta".
"Le scelte sono state condivise tutte quante con il mister - ha aggiunto Melissano. - Pio è un calciatore voluto e condiviso da tutti, così come Soleri e Aurelio, operazioni avvallate subito dal mister. Aurelio è uno da Picco, lo è nell’atteggiamento. Ieri nell’allenamento, ad esempio, abbiamo dovuto dirgli piano, perchè il ragazzo non molla nulla".
Un sostituto di Nikolaou non è necessario: “Il reparto a sinistra conta Aurelio, Giorgeschi, Mateju, Wisniewski e Bertola. Un centrale che gioca a sinistra non deve essere per forza mancino, anzi, se sa usare entrambi i piedi meglio - ha sottolineato Macìa. - Dipende anche con quale modulo giocherà l’allenatore. La squadra non si costruisce per modulo ma per avere alternative. Aurelio conosciamo bene come gioca sulla fascia esterna, ha mostrato di poter giocare da braccetto e da giocatore d’inserimento a centrocampo, ma l’importante sarà il contributo che potrà dare alla squadra".
Il mercato italiano assoluta priorità: “La nostra priorità è il mercato italiano. Parlo di italiani o stranieri che giocano qui da anni. I portieri sono due soluzioni che vengono dal nostro mercato. In quel ruolo non vogliamo avere un numero 1 e un numero 2 assoluto, abbiamo bisogno di concorrenza perché abbiamo avuto momenti in cui il numero 1 aveva mancanza di motivazione ma giocava ugualmente. Quando parlo di concorrenza mi riferisco anche a livello contrattuale”.
Nessuna rivoluzione, sarà un mercato di completamento: “La squadra è praticamente fatta, non dobbiamo prendere 8-10 giocatori. Mancano soltanto uomini per fare il salto qualità. Un grande vantaggio, anche per il mister, è avere a disposizione l’organico che ha finito il campionato. Il nostro lavoro è migliorare, non rifare la squadra. Abbiamo perso il portiere, ne arrivano due. Abbiamo perso Moro, abbiamo preso Soleri. Per noi anche i giovani sono parte importante del nostro lavoro, affiancati dall’esperienza di Nagy, Bandinelli, Hristov e Falcinelli. C’è un gruppo molto unito che nella sofferenza della lotta per non retrocedere ha imparato cosa vuole dire fare gruppo. Dobbiamo celebrare la forza del gruppo, non la salvezza”.
Bertola, rinnovo complicato: “Tutto fatto per il prolungamento di Kouda, Candelari e Giorgeschi. Abbiamo un lavoro che non sarà facile con Bertola che ha fatto grande percorso con noi. Oggi è apprezzato e non è più quello arrivato il primo luglio scorso. Il rinnovo contrattuale non sarà facile da raggiungere però fino a quando sarà un nostro giocatore andrà in campo. Lui deve stare qua e giocare qua, ragazzo per bene e diventerà grandissimo difensore”
In caso di addio di l'attacco sarà ugualmente al completo: "Verde se parte siamo apposto, certi giocatori più adatti ad un certo tipo di modulo. Giocatori che abbiamo permettono tante soluzioni. Non c’è spazio per tutti, anche questo va tenuto in considerazione. Starà a noi poi capire chi si sente comodo con la concorrenza e chi no".
L'infortunio di Kouda: “Kouda dovrebbe tornare dopo la sosta nazionale di agosto, il suo recupero procede tutto secondo programmi - ha spiegato Melissano. - Questo infortunio va, però, sistemato anche a livello psicologico, perchè può creare una certa prudenza che un ragazzo come lui non deve avere”.