Uno Spezia rattoppato da mercato e infortuni esce sconfitto per 2 a 0 dal Dall'Ara contro un Bologna tutt'altro che irresistibile, ma nella rosa di Thiago Motta privo di Arnautovic ci sono almeno tre punte del valore di Orsolini, Zirkzee e Barrow lasciato addirittura in panchina, mentre nello Spezia inutile girarci intorno: l'unica punta è Nzola, lasciato colpevolmente in campo nell'inutile sfida di Coppa per 94' da Gotti, ed ora ko per l'inevitabile, anzi, del tutto evitabile, affaticamento muscolare.
Altri attaccanti di pari valore, Gotti non ne ha e forse non ne avrà se Eduardo Macia non riuscirà a pescare nelle ultime ore di mercato un profilo adatto all'emergenza: non è certo facile, ma siccome stiamo parlando di un Top dirigente, con illustri precedenti e contatti ad alto livello, la speranza non morirà fino all'ultimo minuto del mercato.
Quello che non si capisce è perché - con la vera emergenza nel ruolo di punta centrale - Macia si sia mosso con priorità per altri ruoli, non nella stessa situazione di emergenza.
A peggiorare le cose, gli infortuni che anche stasera hanno falcidiato lo Spezia in campo: fuori Kovalenko al 18', fuori Reca nell'intervallo e il suo sostituto Moutinho nella ripresa, fuori anche Holm, tutti quanti alle prese - tranne Moutinho caduto male su un contrasto aereo - con più o meno seri problemi muscolari.
Non pervenuti Maldini, Verde e Agudelo, soprattutto quest'ultimo incapace di dettare l'ultimo passaggio, dopo essere riuscito con buona tecnica a ripartire palla al piede, questa sera davvero inguardabile.
Visto che piove sul bagnato, è arrivato anche il giallo per il diffidato Gyasi, che salterà la sfida di domenica prossima tra lo Spezia e il Napoli al Picco.
Resta stasera l'amarezza per una sconfitta che pareva evitabilissima, non tanto per le qualità offensive nulle dello Spezia, ma per l'andamento della gara, con il Bologna micidiale nelle ripartenze, che ha comunque dimostrato a sprazzi di aver metabolizzato il sistema di gioco di Motta.
Il tecnico italo-brasiliano si è goduto la vittoria contro la sua ex squadra, e soprattutto contro la società che lo ha messo alla porta a fine della scorsa stagione, malgrado gli innegabili meriti e la salvezza conquistata con relativa tranquillità e 36 punti dalle Aquile.
Lo Spezia resta a 18 punti, in attesa degli scontri tra le dirette avversarie per la salvezza, a partire da Lecce-Salernitana di questa sera: per lo Spezia si apre un rush a dir poco complicato, dopo il Napoli in sequenza trasferta a Empoli, Juve al Picco, trasferta a Udine e Verona in casa, tutte sfide difficili ma nelle quali lo Spezia dovrà tirare fuori gli artigli per strappare punti sanguinosi.