Secondo pareggio consecutivo in casa per lo Spezia: dopo il pari di mercoledì contro l'Atalanta è arrivato un altro nullo quest'oggi, contro una squadra meno forte della Dea sulla carta, ma altrettanto ben organizzata da Baroni come dimostrano i risultati finora raggiunti.
Lo Spezia di Gotti oggi non è stato all'altezza delle ultime prestazioni: gare ravvicinate e pochi uomini a disposizione fanno uscire allo scoperto i deficit della rosa aquilotta, che resta in attesa di un rinforzo di peso in attacco dopo gli innesti di Moutinho e di Esposito.
Migliore in campo delle Aquile è stato senza dubbio Dragowski, rientrato quasi per miracolo in competizione bruciando i tempi del recupero e mettendo sicurezza al reparto come da par suo, con alcune parate decisive nel primo tempo sui salentini scatenati.
Nella ripresa i ritmi sono calati parecchio, ma i cambi non hanno portato le attese variazioni di ritmo, eccetto l'ingresso di Banda che ha fatto girare la testa a Holm per dieci minuti.
Deludente l'innesto di Agudelo a metà secondo tempo, da lui si aspettava di più considerando che non aveva giocato contro l'Atalanta, invece si è fatto imbottigliare spesso e volentieri dalla difesa del Lecce.
Per occasioni e tiri in porta alla fine il pareggio va pure bene, ma solo per quello che si è visto in campo, non certo per i desiderata di Gotti che nelle due consecutive al Picco sperava di strappare almeno una vittoria da tre punti.
Non è andata così, e lo Spezia riprende i viaggi in trasferta con la prossima sfida a Torino contro i granata, che hanno pareggiato a Salerno oggi per l'ora di pranzo, salendo comunque di un punto a quota 15, in attesa della sfida tra Napoli e Samp delle 18 e soprattutto dello scontro diretto tra Cremonese e Verona delle 18,30.