Infatti dopo 10 turni le Aquile sono "prime degli ultimi" con 10 punti, in zona play-out insieme allo Juve Stabia, e domani sera al Picco arriva dopo l'Empoli un'altra corazzata neo-retrocessa del girone, il Chievo.
Ma nello spogliatoio dello Spezia c'è un'aria diversa dopo la vittoria sul Pescara, confortata dalla successiva contro lo Juve Stabia e non penalizzata dal pareggio contro l'Empoli di venerdì sera, frutto di un'altra prestazione di alta qualità mentale, tattica e fisica.
E' indubbio che dopo un avvio di campionato pessimo tra il mister e la squadra sia sbocciato un nuovo feeling, superando quella diffidenza reciproca e alcuni veri problemi a comunicare con serenità che avevano determinato una scollatura evidente nel gruppo, in primis tra i "senatori".
Scollatura rimessa a posto dalla capocciata di Gujohnsen a Pescara e suggellata dall'abbraccio collettivo subito dopo il gol del biondo islandese, rivelatosi la giusta alternativa al lungodegente Galabinov, sempre più evidente errore di mercato della società bianca.
A Empoli menzione speciale per Giulio Maggiore, migliore in campo a parer nostro. Duro quanto basta, reattivo sia in fase difensiva sia in ripartenza, ha corso per quattro evidenziando i miglioramenti fatti in fase difensiva da tutta la squadra, bene anche Ferrer sulla corsia arretrata di destra, inserito per far rifiatare Vignali e positivo anche l'altro terzino, Ramos, apparso un altro giocatore dove un primo difficile periodo di ambientamento. Onore anche a Gyasi, cursore di fascia adattato a punta, non vede la porta ma corre come un ossesso e dà una mano alla squadra.
Difficile si presenta anche l'avversario di domani: il Chievo è ripartito a razzo dopo un avvio di alti e bassi, ko a Perugia e pari al Bentegodi con l'Empoli, poi una sfilza di pareggi prima di ingranare la quinta nelle ultime quattro gare che hanno fruttato undici punti.
Ora i veneti sono terzi, staccati di un solo punto dal Crotone secondo in classifica battuto nel turno infrasettimanale di Serie B tra le polemiche. Il Crotone era passato in vantaggio con il rigore trasformato da Simy nel primo tempo, nella ripresa la reazione del Chievo in 11 contro 10 per l'espulsione di Zanellato, pari su rigore di Giaccherini poi il 2-1 di Rodriguez.