«La prima partita da professionista l'ho fatta alla Spezia, venire qua mi divertiva perchè il carattere degli spezzini era tosto e tale è rimasto. Spesso si arrivava anche a scontrarsi ma alla fine tornavo a casa sempre sereno e felice di essere passato da queste parti». Parole semplici, dirette, ma assolutamente mai banali quelle del Presidente dell'Associazione Italiana Allenatori di Calcio Renzo Ulivieri che, a suo modo, porta Spezia e gli spezzini nel cuore. Espressioni avvalorate da un passato da allenatore che, tra le tante realtà vissute, lo ha visto arrivare all'apice del calcio italiano sulle panchine di Bologna, Napoli, Sampdoria e Fiorentina.
Questa sera Renzo Ulivieri è stato ospite al Centro Sportivo "Ferdeghini" dell'Associazione Allenatori Spezzina. Un occasione per consentire al Presidente dell'Associazione Italiana Allenatori di confrontarsi con i tecnici della provincia e premiare alcuni di essi per i risultati ottenuti sul campo. «Incontri di questo genere sono importanti per noi - spiega Ulivieri. - Necessario mantenere saldi i contatti tra il nazionale e le province. Spezia, tra l'altro, è una grossa realtà dal punto di vista calcistico».
Al centro dell'importante realtà calcistica del territorio c'è il grande lavoro dello Spezia Calcio, attualmente nelle mani di Luca D'Angelo definito da Ulivieri «Un uomo eccezionale come carattere, rapporti e visione del mondo. Un allenatore del quale anche a Pisa hanno grossi rimpianti nonostante il primo posto in classifica. Non posso che essere contento per lui e la città che le cose vadano bene». Una squadra, lo Spezia, che secondo Ulivieri si avvicina come scuola di pensiero all'Empoli degli anni passati. «L'Empoli ora punta su allenatori più affermati, ma lo Spezia fa quello che faceva l'Empoli qualche anno fa. Questa situazione è molto bella perchè scoprire giocatori è una cosa ma, scoprire allenatori o cercare conferme degli stessi, è altrettanto importante».
L'auspicio di Ulivieri è quello di rivedere lo Spezia in Serie A dopo l'ottimo inizio di stagione. «Speriamo perchè chi ha avuto la forza di lanciare allenatori come Thiago Motta e Italiano meriterebbe il recupero della massima serie».
Infine il Presidente dell'AIAC si concentra sul movimento dei giovani calciatori. «Il movimento giovanile in grande evoluzione dal punto di vista tecnico. Per quanto riguarda i numeri, invece, qualche problema c'è ed è sorto con il periodo Covid, anche se piano piano ci stiamo riprendendo». E poi ancora sull'Italia Under 21 che domani sarà di scena proprio al Picco. «L'Under 21 ha giocatori di alto valore per cui c'è asdpettaresi gioco corale e spunti individuali perchè le possibilità ci sono. Domani credo assisteremo a un grande spettacolo».