Lo definiscono “un momento di forte tensione istituzionale sull’atto più importante dell’anno”, figlio di “una compressione dei tempi di discussione avallata dal presidente del consiglio comunale Giulio Guerri”. Le opposizioni di centrosinistra si uniscono contro il bilancio di previsione 2019-21, già presentato in commissione tra le critiche della minoranza, e quella che reputano una mancanza di rispetto nei confronti del ruolo del consiglio comunale.
Nel mirino di Partito Democratico, LeAli a Spezia, AvantInsieme, Spezia Bene Comune, Partito Socialista e Spezia bella forte e unita finisce non solo il contenuto del bilancio, ma anche l’accelerazione che la maggioranza ha imposto per arrivare in tempi brevi all’approvazione.
Proprio stasera, in consiglio comunale, ci sarà l’illustrazione del documento, e già domani sera la votazione. Tempi spediti per portare a casa il via libera entro il termine di legge del 31 marzo. Ma le opposizioni, dopo le richieste di approfondimento dell’altro giorno in commissione, non ci stanno.
“Quando non si discute bene nel merito una questione così rilevante vuol dire che forse si crede che il consiglio comunale e il confronto democratico non servano – accusa Guido Melley – Non ci limitiamo alle critiche: abbiamo un pacchetto di proposte che vorremmo sottoporre al consiglio, a patto che ci siano le condizioni per farlo”.
LE PROPOSTE
Le proposte spaziano dall’utilizzo delle risorse della tassa di soggiorno al capitolo sanità, e derivano da un lavoro di analisi del bilancio dei consiglieri di "LeAli a Spezia" Guido Melley e Roberto Centi (in fondo all’articolo il documento completo).
“Proponiamo di destinare almeno 100 mila euro del gettito dell’imposta di soggiorno (1,6 milioni, ndr) al finanziamento di tre interventi: una moderna segnaletica turistica per 40 mila euro, l’organizzazione di eventi attrattivi in occasione degli sbarchi dei croceristi per 30 mila euro, la formazione di operatori turistici extralberghieri e affittacamere in collaborazione con gli Enti bilaterali del Terziario per altri 30 mila euro”.
Alla voce commercio, invece, le opposizioni propongono di utilizzare 30 mila euro per un’indagine sull’andamento dei consumi e sul dimensionamento della rete commerciale, “in modo da ottenere un quadro di riferimento da cui partire per le successive azioni finalizzate al rilancio del commercio cittadino”.
Neanche il fronte a mare viene tralasciato: qui le minoranze suggeriscono di impegnare 30 mila euro per uno studio tecnico-economico sull’interramento di viale Italia, “che contemperi la possibilità di finanziare l’opera con ipotesi di project financing e/o attingendo a fondi comunitari piuttosto che statali per le grandi infrastrutture urbane”.
“Al proposito Peracchini dice una bugia – aggiunge Melley – C’è una delibera del 25 febbraio che mette in correlazione l’interramento con la passerella. Il costo dell’interramento viene stimato tra 20 e 30 milioni di euro. Come si può fare un'analisi di questo tipo? Chiediamo uno studio serio”.
Sul versante dell’ambiente, dopo il caso amianto a Marola, le opposizioni propongono di aumentare di 40 mila euro i fondi per i monitoraggi ambientali sul territorio, in collaborazione con Asl e Arpal.
Per quanto riguarda la sanità e il welfare, infine, la proposta è quella di aumentare di 50 mila euro i fondi per l’assistenza domiciliare, di utilizzarne altri 50 mila “per realizzare strutture di sollievo per le famiglie con ragazzi gravemente disabili, che attualmente si devono sobbarcare trasferte settimanali presso strutture addirittura fuori regione” e di impegnare 20 mila euro per il Fondo salva-sfratti.
“Ci pare che la delega assessorile delle politiche sociali non sia ben riposta – attacca Melley – Sul fronte sanità c’è un’attenuante per l'amministrazione: quella di avere a che fare con un’Asl disastrata. Per questo occorrerebbe una forte presa di posizione dell’amministrazione”.
Da dove arriverebbero le risorse? Secondo le proposte dell’opposizione, dai costi per il personale comunale, che nel 2019 aumenterebbero di circa 1,5 milioni di euro. Qui le opposizioni chiedono di tagliare i fondi per 250 mila euro.
IN VIA DI VALUTAZIONE IL RICORSO AL TAR PER “ILLECITI AMMINISTRATIVI”
“Ci siamo rivolti all’amministrazione con grande spirito costruttivo, sottolineando che non era nostra intenzione fare alcuna azione ostruzionistica – spiega Lorenzo Forcieri – Chiedevamo semplicemente di avere un tempo adeguato per approfondire il bilancio. Alcuni consiglieri di maggioranza ci hanno detto che è volontà del sindaco dare una dimostrazione di forza. Secondo me invece mettere la camicia di forza al consiglio comunale è una dimostrazione di debolezza. Anche in questa occasione il presidente Giulio Guerri non ci è sembrato né autonomo né autorevole per dirigere i lavori del consiglio”.
Le opposizioni hanno già ricevuto un parere legale sull’accelerazione dei tempi di discussione del bilancio: la possibilità concreta è che si rivolgano al Tar per denunciare degli “illeciti amministrativi”.
“Ci siamo ritrovati un bilancio di previsione povero di contenuti – rincara Federica Pecunia del Pd – Dopo quasi due anni di amministrazione Peracchini ci aspettavamo che almeno ci fossero dei punti solidi sui grandi temi della città, a cominciare dall’investimento sulle aree militari, di cui non si sa nulla, il futuro dell’area Enel, il waterfront, il turismo, il commercio e i temi del lavoro e della sanità, tutti argomenti vaghi e poco sviluppati nel bilancio”.
“Non ho mai visto dei consiglieri di maggioranza così silenti, che non fanno mai alcun intervento sul bilancio – fa notare Melley – Non so se perché sono ignoranti sulla materia o perché hanno già fatto accordicchi sottobanco”.
Anche Luigi Liguori di “Spezia bella forte e unita” esprime “sgomento e sconcerto” per il comportamento dell’amministrazione, mentre Paolo Manfredini del Partito Socialista sottolinea che oggi “il centrosinistra è unito, questa democrazia muscolare ci lascia molto perplessi”.
Roberto Centi di “LeAli a Spezia”, infine, oltre a mettere l’accento sulla carenza cronica di personale per le biblioteche comunali e sui deficit della sanità spezzina che costringono i pazienti a continui pellegrinaggi fuori regione, sottolinea “quanto costa fare un’analisi del bilancio di questo genere. Un grande sforzo a cui è stato contrapposto un muro da parte della maggioranza”.