Aveva chiesto la rettifica del post (che c'è stata) e le scuse che, invece, probabilmente non ci sono state, quindi Stefania Pucciarelli, senatrice della Lega, ha deciso di procedere per vie legali nei confronti di Federica Pecunia.
Secondo la senatrice, la Segretaria spezzina del PD le avrebbe attribuito, in un post scritto su Facebook, frasi razziste che lei non avrebbe mai pronunciato.
La vicenda parte da Facebook ed anche da lontano, perchè dopo la nomina della leghista spezzina a Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato, Pecunia aveva scritto un post sul proprio profilo Facebook sul quale richiamava non un like messo e poi tolto dalla senatrice ad un post dai toni razzisti, ma richiamava il post stesso attribuendolo alla senatrice. Pecunia ha poi cambiato quanto da lei stessa scritto poco prima, ma evidentemente questo non è bastato a Pucciarelli, che ha deciso di procedere per vie legali (clicca qui per leggere i post)
LA DICHIARAZIONE DI FEDERICA PECUNIA
Avevo già dichiarato il mio errore nella pubblicazione del post rivolto alla Senatrice Stefania Pucciarelli e sono pronta a ribadire quanto detto alcuni giorni fa a mezzo stampa e cioè, che la frase incriminata non era stata scritta da lei, bensì condivisa con un like.
Ma il principio del mio giudizio, politico, non cambia, in merito all’opportunità di conferirle l’incarico di Presidente della Commissione Diritti Umani. Perché che abbia scritto un post o messo un like a un pensiero così grave non muta la sostanza politica.
Per parte mia porterò sempre avanti una critica netta contro chi, in qualunque forma o attraverso qualunque mezzo, propagandi o esprima gradimento su idee xenofobe,razziste che vanno contro la cultura della tolleranza e della tutela dei diritti di tutti. Ripeto: vale per chi le promuove così come per chi le condivide.
IL COMMENTO DEI SEGRETARI DI CIRCOLO DEL PD
Totale solidarietà dei segretari di circolo del Partito Democratico alla propria segretaria provinciale Federica Pecunia, denunciata dalla senatrice Stefania Pucciarelli. Crediamo che Pecunia abbia chiarito a sufficienza (inizialmente aveva attribuito all'esponente del Carroccio delle dichiarazioni razziste alle quali Pucciarelli aveva “semplicemente” messo mi piace). Condividiamo però il senso politico della denuncia della nostra segretaria: Pucciarelli, a fronte delle posizioni a più riprese assunte sul tema, non ha minimamente le caratteristiche per ricoprire il ruolo di presidente della Commissione diritti umani del Senato. La sua scelta e la conseguente bocciatura della candidatura di Emma Bonino hanno il sapore della beffa.
LA VICINANZA DEL PD
Il Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione LIguria esprime "totale solidarietà alla segretaria del Partito Democratico della Spezia Federica Pecunia, denunciata dalla senatrice Stefania Pucciarelli. Crediamo che Pecunia abbia chiarito a sufficienza (inizialmente aveva attribuito all'esponente del Carroccio delle dichiarazioni razziste alle quali Pucciarelli aveva “semplicemente” messo mi piace). Condividiamo però il senso politico della denuncia della segretaria del Pd spezzino: Pucciarelli, a fronte delle posizioni a più riprese assunte sul tema, non ha minimamente le caratteristiche per ricoprire il ruolo di presidente della Commissione diritti umani del Senato. La sua scelta e la conseguente bocciatura della candidatura di Emma Bonino hanno il sapore della beffa.
LA SOLIDARIETA' DI MELLEY, MANFREDINI E LOMBARDI
“Siamo fermamente convinti che il clima politico non debba mai degenerare e che la dialettica tra fronti contrapposti non debba trasformare gli “avversari” politici in “nemici””-dichiarano i Capigruppo Melley (LeAli a Spezia), Manfredini (Psi) , Lombardi (Spezia bene comune).
“Non vanno mai avanzate offese personali ed attacchi insolenti magari usando l’arma dei social network, non vanno mai mescolate valutazioni sulla sfera personale con quella prettamente politica degli avversari e non vanno in alcun modo fomentati gli animi. La critica politica- continuano i Capigruppo del centro sinistra- è legittima quando non sfocia in insulti ed offese e l’arma della querela non rientra, salvo in casi davvero estremi, nelle logiche di un confronto anche se aspro sul piano della dialettica democratica.”
Concludono Melley, Manfredini e Lombardi: “Per questo esprimiamo convinta e piena solidarietà a Federica Pecunia e siamo pronti a condividere con lei gli oneri della querela della Pucciarelli nei suoi confronti, un vero e proprio atto di intimidazione che dimostra, assieme alle dichiarazioni ed agli atti che caratterizzano da sempre la vita politica della senatrce, quanto sia innopportuna la sua nomina a Presidente della commissione senatoriale per i Diritti Umani che ha destato sdegno tra tutti noi ed in tutto il Paese.”