La questione è quella relativa a nave Aquarius, l'imbarcazione con a bordo oltre 600 migranti, "rifiutata" da Italia e Malta, che, almeno stando agli ultimi sviluppi, attraccherà in Spagna.
Queste le motivazioni e l'appello alla partecipazione al presidio lanciato dagli organizzatori:
"La decisione del ministro Salvini di chiudere i porti è brutale e inaccettabile, non si può far politica tenendo in “ostaggio” una nave con 600 persone a bordo. Questa non è capacità di negoziazione ma è un gioco pericoloso e spregiudicato fatto per meri scopi propagandistici.
L'Italia è da sempre terra votata all'accoglienza e vogliamo che resti tale.
E' indubbio che anche l'Unione Europea debba assumersi delle responsabilità ma noi pensiamo che la tutela della vita umana venga prima di qualunque negoziato e per questo chiediamo di aprire i porti e garantire il soccorso in mare.
Per queste ragioni oggi, in contemporanea a molte altre città italiane, anche alla Spezia si terrà un presidio al quale hanno già aderito partiti politici, associazioni, sindacati e singoli cittadini per dire no alle scellerate decisioni di Salvini e per contestare l'ipocrita atteggiamento dell' Unione Europea.
L'appuntamento è alle 18,30 al Molo Italia".