Da diversi anni la relazione della Commissione antimafia, che è pubblica e disponibile per chiunque voglia leggersela, sottolinea la crescente situazione di pericolosità di una presenza mafiosa, in particolare della n’drangheta calabrese in Liguria. La zona di maggior pericolo è il ponente ligure, forse non casualmente la zona amministrata da tempo da amministrazioni di centro-destra. Alcune di queste amministrazioni comunali, per la precisione Ventimiglia e Bordighera, sono stati due dei tre comuni del Nord Italia sciolti per infiltrazioni mafiose. Non lontano da Sarzana ci sono attività sulle quali si è più volte soffermata l’attenzione della magistratura.
Dunque in nessun caso il fenomeno mafioso può essere sottovalutato o, peggio ancora, negato. I ragazzi di “Libera” hanno condotto a Sarzana una coraggiosa attività di testimonianza e denuncia. Il Comune ha messo a disposizione delle associazioni immobili sottratti alla mafia e da sempre alimenta iniziative di lotta a tutte le mafie. Non ci può essere reticenza sul fenomeno mafioso e occorre una battaglia contro le varie forme di criminalità organizzata a cominciare dai loro abituali interessi economico-finanziari.
Sarzana fortunatamente ha dimostrato di essere un territorio refrattario alla cultura mafiosa. I cittadini sarzanesi, forgiati dalla lotta contro il fascismo e da decenni di battaglie democratiche, sono immuni dal contagio mafioso, questo non vuol dire che il pericolo debba essere ignorato. Quello che non si può fare è strumentalizzare tale pericolo.
Tornando ai problemi della sicurezza a Sarzana, ho proposto, come candidato della lista “NOI PER IL FUTURO”, di assumere una serie d’iniziative, che vanno dall’installazione di videocamere pubbliche all’incentivo per l’installazione di apparecchiature da parte dei privati, all’aumento dell’organico di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza a Sarzana sino all’assunzione urgente di Agenti della Polizia Municipale. Questi ultimi, in particolare, che lavorano in sovraccarico essendo solo un terzo della pianta organica prevista, in prospettiva dovrebbero concorrere alla formazione di pattuglie di prossimità. Infine, ritengo indispensabile la sollecitazione dell’intervento più frequente di nuclei speciali della Polizia di Stato che possono intervenire più volte la settimana per il controllo delle zone più sensibili in ausilio e collaborazione con le forze locali di polizia.
Dott. CARLO RAGGI
Ex Commissario dei ruoli speciali della Polizia di Stato
Candidato nella lista NOI PER IL FUTURO