Dopo un anno di assenza il mercatino francese è tornato a Sarzana con grande soddisfazione dei cittadini e dei commercianti locali, data la capacità di attrazione che indubbiamente esercita.
Quest’anno il mercatino francese, oltre alle tradizionali esposizioni di macarons, croissant, eclair, baguette e altri dolci golosità, al frequentatissimo banco dei formaggi, a quello dei vini e dei profumi, ospita un numero maggiore di espositori.
Sin dall’inaugurazione era molto vivace la presenza di acquirenti e curiosi che si aggiravano tra i banchi del foie-gras, del Bordeaux e dello Champagne.
La felicità dei commercianti è stata tuttavia frenata dalle eccessivamente rigide direttive sulla sicurezza emanate dalle Questura della Spezia, che non era a confronto con una manifestazione anti islamica, ma con un mercatino che vendeva formaggi, dolciumi e profumi.
Nonostante il tentativo del Comune di Sarzana di attenuare questo impatto, la questura è stata irremovibile, e ha preteso che ogni accesso a Piazza Matteotti fosse bloccato dai furgoni degli espositori, col risultato che via Bertoloni risultava “oscurata” da un grande furgone nero e via Mazzini da un furgone con i vetri anneriti. Veramente un brutto vedere, un pericolo per possibili emergenze e un ostacolo oggettivo al normale deflusso del pubblico commerciale.
Resta da chiedersi il perché di misure così rigorose in ogni situazione, tali da rendere difficile la realizzazione di eventi come fiere, mostre, mercati, concerti, spettacoli o manifestazioni. Molti piccoli comuni si trovano in gravissime difficoltà. Non hanno i blocchi in cemento “new Jersey”, molto costosi e d’altra parte le autorità si limitano a imporre la sistemazione di sicurezza, senza preoccuparsi di fornire le attrezzature adeguate per realizzarla.
La situazione è diventata insostenibile, quando alla vigilia dell’apertura del mercatino, si è chiesto agli organizzatori di farsi carico di sistemare i blocchi di New Jersey a loro carico. Non potendo fare fronte al costo dell’installazione, gli organizzatori del mercatino francese avevano deciso di annullare la manifestazione e di tornare alle loro case. A quel punto è uscito fuori il brutto compromesso dei furgoni, che, se da un lato, ha salvato il mercatino, dall’altro non ha certo costituito un bel vedere per cittadini e turisti.
NICOLA CAPRIONI
Assessore al Commercio del Comune di Sarzana