"La storia insegna che quando si avviano periodi di forte cambiamento, ogni aspetto della vita delle persone deve trovare una capacità di adattamento che riesca a favorire le azioni in atto, per agevolare e facilitare il raggiungimento di nuovi obiettivi.
Questo vale anche per la politica.
Sono convinta che gli attori principali del cambiamento siano sempre le persone; le trasformazioni e le rivoluzioni, anche e soprattutto quelle riformiste e moderate, partono sempre dal basso. Spesso da esigenze individuali alimentate da nuovi contesti socio economici.
La politica, la Buona Politica, dinnanzi a ciò ha due possibilità: o contrapporsi al cambiamento, per difendere e tutelare gli interessi di potere acquisiti nel tempo, o mettersi al servizio dei cittadini, ascoltare e diventare uno strumento per consentire loro di raggiungere nuovi obiettivi che riguardano la qualità della vita e il loro futuro.
Oggi nel nostro Paese e in particolare nella nostra Regione assistiamo a questo.
Da un lato una sinistra arroccata nel proprio fortino, impegnata nel disperato tentativo di difendere il potere acquisito e gestito da decenni, ma incapace di ascoltare i cittadini, anche quelli che l'hanno sempre appoggiata, perché refrattaria ad ogni impulso di innovazione, indisponibile a rimettersi in gioco, incapace di fare propri i bisogni dei più deboli.
Dall'altro lato una coalizione moderata di centro destra che ha davvero a cuore le richieste e il futuro di tutti, che mette il cambiamento davanti ad ogni singola priorità, che ha deciso negli ultimi anni di mettersi al servizio dei cittadini tutti, nessuno escluso.
Davanti alle difficoltà quotidiane che assalgono tutti noi, i nostri figli, i nostri cari, occorreva innanzitutto dare una speranza di un Paese migliore, in una Regione più vicina alle istanze del territorio, in città più pulite, sicure e vivibili.
Questo è il "viaggio" iniziato grazie all'impegno del Presidente Toti e dei suoi più stretti collaboratori, che hanno avuto la capacità, a differenza dei soliti "politici di professione", di andare fra la gente, ascoltare e cominciare ad offrire non le solite promesse elettorali ma speranze di una Liguria migliore.
I cittadini l'hanno capito, prima a Savona, poi a Genova e a La Spezia. Ed oggi, anche solo dopo pochi mesi, possono vedere con i loro occhi che Ilaria Caprioglio, Marco Bucci e Pierluigi Peracchini sono sindaci e persone affidabili, serie, che mantengono e manterranno gli impegni presi con i loro concittadini.
Dicevo che il cambiamento non si ferma ma che va alimentato e accompagnato.
Io, che ho sempre amato la politica come opportunità di mettersi al servizio degli altri, non potevo rimanere non affascinata da questo "viaggio". Ho voluto dare il mio importante contributo nella nostra città, lo scorso maggio, proprio perché, reduce da un'esperienza amministrativa sofferta e complessa, sapevo meglio di altri di cosa aveva bisogno La Spezia per poter rinascere.
Siamo però solo alle prime tappe, anche se i risultati sono già visibili a tutti.
L'opportunità di cambiare il nostro Paese passa inevitabilmente dalle elezioni politiche di Marzo. Abbiamo già visto quanto, per la nostra città, sia importante avere un interlocutore regionale che condivide idee, programmi, visioni. Sarà quindi fondamentale riuscire a conquistare il Governo nazionale per portare il nostro entusiasmo in Parlamento, ed avere così la certezza di un riconoscimento ad ogni livello che potrà costituire, per La Spezia, un'occasione unica.
I cittadini che hanno voluto dare una spinta determinante al cambiamento nella nostra città, devono sapere che oggi ci sono persone serie che sanno ascoltare e che sanno fare, che non si perdono in promesse vane che amano lanciare ogni cinque anni per poi tornare al chiuso delle loro stanze.
Ho scelto di candidarmi perché ogni giorno le istanze dei miei concittadini abbiamo la giusta dignità nel Parlamento italiano e perché, insieme ai miei compagni di viaggio, possiamo questa volta davvero restituire alla nostra città una speranza e un futuro che oramai in troppi avevano derubato.
E se La Spezia ogni giorno sarà sempre un po' più sicura, pulita, vivibile, bella, il merito sarà soprattutto di chi saprà, ancora una volta, scegliere il cambiamento".
Patrizia Saccone
