L’assessore Berrino ha messo la firma sul trasporto ferroviario ligure, siglando un Contratto di servizio eterno fino al 2032 che lega mani e piedi la Regione Liguria a Trenitalia per i prossimi 15 anni, senza prendere ulteriore tempo per approfondire le molteplici richieste di associazioni e comitati di pendolari.
A cosa serve il rinnovamento totale della flotta e una coppia di treni parcheggiati in piazza De Ferrari se poi non li si mette sui binari a circolare laddove da anni siamo alle prese con cronici disservizi, a cominciare dalla linea Genova-Acqui, maglia nera nazionale secondo Legambiente?
Una volta posta la firma, è difficile tornare indietro, con il rischio di ritrovarci fino al 2032 alle prese con i medesimi problemi irrisolti. In un settore tecnologico che cambia in fretta, 15 anni sono un’era geologica. È assurdo rinnovare completamente la flotta di treni, se prima non si risolvono i problemi esistenti. È un po’ come comprare una Ferrari per poi tenerla in garage!
La qualità della vita dei pendolari aumenta se gli si garantiscono più treni circolanti e zero buchi di orario, migliorie alle infrastrutture esistenti, a partire dal ripristino degli incroci di precedenza smantellati negli ultimi anni da Rfi, per ridurre anche i tempi di percorrenza. La Giunta Toti passerà (per fortuna), gli assessori cambieranno, ma le conseguenze di questa firma resteranno per i prossimi 15 anni.
Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria