Le Cinque Terre non possono essere soltanto una attrazione turistica da spremere in estate e abbandonare in inverno.
Il carissimo Cinque Terre Express, la metropolitana leggera che collega La Spezia e il Tigullio con i borghi più famosi d'Italia, tra circa un mese verrà sospeso.
Dopo aver introitato cifre clamorose, basti pensare al biglietto da 4 euro a tratta per percorrere meno di un chilometro, le Ferrovie dello Stato dal primo novembre abbatteranno di oltre la metà i convogli sulle Cinque Terre.
L'Assessore Berrino intervenga. Non è possibile trincerarsi dietro la frase: "non ci sono abbastanza soldi". Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso non possono continuare a dare, devono iniziare anche a ricevere.
È necessario che le ingenti cifre derivanti dai flussi turistici vengano redistribuite e investite sul territorio in termini di servizi, non solo per i visitatori ma anche e soprattutto per i residenti; trasporti con collegamenti cadenzati e garantiti tutto l’anno perché chi abita in quei luoghi deve avere la possibilità di spostarsi senza difficoltà anche in inverno; lotta al dissesto idrogeologico e opera di manutenzione dei versanti, dei muretti a secco e dei numerosi sentieri.
La Regione Liguria diventi il soggetto promotore e trainante che metta a sedere tutti gli interessati: il Parco Nazionale, le Associazioni e i Comuni al fine di individuare un corretto percorso che si basi sul principio di “dare per ricevere”.
Le Cinque Terre non possono essere la gallina dalle uova d’oro da cui prendere e basta. Chi opera nelle Cinque Terre, Trenitalia compresa, deve reinvestire sul territorio altrimenti il fragile equilibrio che tiene assieme l’uomo e la natura, in quell’area, è destinato a spezzarsi.
L’Assessore Berrino non trovi scuse e faccia la sua parte, si lavori sul nuovo orario ferroviario, anche, un base alle esigenze dei residenti.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Gruppo Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria