Assemblea pubblica martedì 25 luglio.
"Quante emissioni elettromagnetiche emesse dall’antennone di via Landinelli, continuamente potenziato negli anni, investono gli abitanti del Centro storico di Sarzana? Dati aggiornati non esistono. O, se esistono, sono segretati. In base alla legge regionale 18 del 1999 l’Arpal avrebbe dovuto procedere a controlli annuali di tutti gli impianti precedenti e a campione per quelli installati successivamente all’entrata in vigore della legge. Siamo in ogni caso in presenza di una palese violazione di legge. Infatti, se pure i controlli fossero stati effettuati e non divulgati, si sarebbe violata la legge sull’accesso civico in tema ambientale e di tutela della salute". Questa è una delle Osservazioni che il Comitato Sarzana, che botta! sta elaborando sul Piano delle Antenne con un gruppo di lavoro a cui partecipano gli ingegneri Riccardo Butta e Ranieri Ripoli e un folto numero di cittadini. Le osservazioni saranno illustrate agli abitanti di tutti i quartieri di Sarzana in una pubblica assemblea martedì 25 luglio alle ore 21,15 nella sala della Repubblica presso la Pubblica assistenza.
"I cittadini potranno sottoscriverle e suggerirne di nuove - spiegano i rappresentanti del Comitato - L’incontro sarà un’occasione per informare ulteriormente gli abitanti dei vari quartieri sul piano di sviluppo dei ripetitori di radiotelefonia, che il Consiglio comunale ha già adottato il 20 aprile scorso senza rendere adeguata informazione alla cittadinanza. Nell’immediato futuro è prevista l’installazione di nuovi ripetitori ai Grisei (che detiene un vero record di impianti, il quartiere più tartassato), Sarzanello, Crociata e Marinella. Per gli anni futuri liberalizzazione su tutto il territorio comunale. Le osservazioni e le proposte del Comitato punteranno soprattutto sulla tutela della salute degli abitanti dal momento che l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro valuta l’inquinamento elettromagnetico come “potenzialmente cancerogeno”. E l’Organizzazione Mondiale della sanità sollecita ad adottare il principio di precauzione, riducendo l’esposizione dei cittadini alle emissioni. Principio richiamato anche nel Trattato istitutivo dell’Unione Europea. Ma a Sarzana non vengono effettuati neppure i controlli di legge. Quelli fatti sono lontani nel tempo, episodici e di brevissima durata".