Già alla cerimonia dell'ennesima posa della prima pietra il delegato dell'impresa che si è aggiudicata l'appalto, la Pessina costruzioni, aveva dichiarato una demolizione lampo dell'attuale struttura, che avrebbe dovuto essere completata entro la fine di novembre, per poi procedere, subito, spediti, con la costruzione del nuovo ospedale.
Il cantiere dovrebbe durare poco più di 4 anni, almeno secondo quanto dichiarato, ma, oggi più che mai, dobbiamo sollevare le nostre perplessità e preoccupazioni.
Non vorremmo trovarci alle prese con l'ennesima falsa partenza o con ulteriori sprechi di denaro, e di tempo, di cui non abbiamo davvero bisogno.
Per scongiurare questa ipotesi negativa, nei prossimi giorni, depositeremo una serie di interrogazioni in Consiglio Regionale al fine di conoscere:
1. Le nuove tempistiche di demolizione, chiedendo ovviamente conto dei motivi che hanno portato all'evidente ritardo;
2. Le tempistiche di partenza del cantiere di realizzazione del Nuovo Felettino, chiedendo un cronoprogramma rigoroso e verificabile oggettivamente;
3. Le eventuali penali previste per i ritardi accumulati dalla Pessina costruzioni;
4. Le specialità mediche che andranno a costituire di fatto, oltre le mura, l'ospedale in relazione agli indici previsti dai bacini di utenza sanciti dal Decreto Ministeriale Balduzzi. Indici che, fino ad oggi, nessuno sembra aver valutato ma che, se non opportunamente derogati, rischiano di limitarne, fortemente la funzionalità, e l'offerta di cura, ai danni della comunità.
Dobbiamo assolutamente, nei prossimi mesi, sciogliere tutti i dubbi sul Nuovo Felettino per procedere diretti verso la sua realizzazione.
I nostri concittadini continuano ad esser costretti a rivolgersi ad un ospedale vetusto e spesso, nelle strutture, fatiscente e non possono davvero attendere oltre.
Gli spezzini meritano di più ed il dovere della politica è quello di mettersi al loro fianco.