"Come Lega - continua Rixi - abbiamo con convinzione sostenuto le ragioni del no perché nella riforma truffa proposta da Renzi, con arroganza, abbiamo visto come unica volontà quella di imbavagliare il popolo, renderlo schiavo ai burocrati di Bruxelles e consegnarlo ai poteri forti azzerando le autonomie e il diritto all'autodeterminazione e alla rappresentatività dei territori. Il Paese, la Liguria e Genova hanno risposto chiaramente esprimendo una volontà popolare quasi plebiscitaria nel dire un secco no a un governo e a una riforma che non li rappresentava. Chi ha tradito la propria base, come il Pd, ha preso un sonoro schiaffo dai cittadini. Come Lega siamo stati sempre tra il popolo e per il popolo. I nostri militanti, che ho già ringraziato personalmente per questa faticosa campagna referendaria, sono stati nelle piazze e nei quartieri, con volantinaggi e gazebo, spiegando, persona per persona, i pericoli della riforma Renzi. I nostri militanti, come il Balilla a Genova 270 anni fa, sono riusciti nell'impresa di battere chi ha messo in campo l'artiglieria pesante, foraggiato dalle banche e con la connivenza della tv di Stato. Abbiamo vinto una grande battaglia: liberare il Paese da un governo abusivo. Ora bisogna andare a elezioni subito, magari già in primavera con le amministrative: l'altissima affluenza al referendum è segno che i cittadini vogliono decidere chi li governerà. Il desiderio di libertà e di riappropriarci del nostro futuro sarà l'entusiasmo che sicuramente determinerà la prossima campagna per le amministrative di Genova e degli altri comuni al voto nel 2017".