"Siamo stanchi di partecipare alla presentazione 'in forma riservata' di decisioni già prese, fornendo ogni volta preziose indicazioni che sono tenute in considerazione quanto basta per dire che si è prestato ascolto - spiega Daniela Patrucco, Portavoce Comitato SpeziaViaDalCarbone - Abbiamo appreso che si è tenuta la prima riunione del tavolo di lavoro istituito tra Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, Arpal e Comune della Spezia per affrontare le problematiche esistenti sull'ambientalizzazione delle attività portuali. Siamo decisamente sorpresi di essere stati estromessi da un Tavolo che abbiamo stimolato e costruito noi stessi. La nostra proposta nasce dal progetto di Cittadini per l'Aria "Facciamo respirare il Mediterraneo" ed è stata condivisa con Autorità Portuale e Capitaneria di Porto fin dalla scorsa estate. Il 10 novembre scorso AP e CP avevano infine accolto e condiviso la nostra piattaforma che prevede, oltre all'intensificazione di controlli e monitoraggi, la possibilità che le navi utilizzino combustibile con contenuto di zolfo inferiore a 0,1% ben prima dell'ormeggio (come previsto dalla normativa vigente) e ben fuori dal Golfo della Spezia. Il 14 Novembre scorso abbiamo invitato il Comune della Spezia - ass. Ruocco (cc a AP e CP) - a partecipare a questo tavolo, in seguito fornendo i dati della centralina di Via San Cipriano, elaborati dal Comitato SVDC, che dimostrano la necessità di intervenire tempestivamente non solo con i monitoraggi ma con azioni immediate di riduzione delle emissioni.
Daniela Patrucco prosegue: "Dal 2011 il Comitato SpeziaViaDalCarbone ha stimolato il dibattito cittadino sui temi dell'ambiente, con particolare riferimento all'impatto della centrale Enel e all'inquinamento atmosferico, sollecitando i pur insufficienti interventi di monitoraggio messi in campo da Arpal e Autorità Portuale e la sempre insufficiente comunicazione di ASL5 e del Comune della Spezia. Da cinque anni lavoriamo per la città e, mal tollerati dalle istituzioni locali, abbiamo partecipato a tutti gli incontri istituzionali possibili, esposto anche privatamente agli amministratori che si sono succeduti il nostro punto di vista, sempre supportato da dati e materiali; abbiamo elaborato e presentato progetti, di volta in volta coinvolgendo altri attori sul tema dell'energia e dell'inquinamento; abbiamo infine inviato esposti alla Procura della Repubblica e collaborato con tutti gli organi di Polizia che sul territorio si occupano di ambiente. Ma quando si tratta di sedersi a un tavolo istituzionale per elaborare strategie e azioni, siamo regolarmente esclusi. I cittadini sono regolarmente esclusi. Continueremo con ancora maggiore determinazione nel nostro lavoro di denuncia, collaborando come sempre abbiamo fatto a tutte le iniziative nazionali e internazionali che possano dare impulso alla nostra azione locale. Non parteciperemo più a nessuna 'presentazione riservata' relegati al ruolo di spettatori. L'informazione deve essere pubblica e nelle disponibilità di tutti e il nostro lavoro ha un valore, che non vogliamo buttare alle ortiche".