"Contrapporre le esigenze dei parchi a quelle della Protezione civile è concettualmente sbagliato - spiegano i due senatori dem - Sia i parchi che la Protezione civile contrastano il disseto idrogeologico, seppure in maniera diversa. Specie le aree protette dell'entroterra hanno la funzione di evitare lo spopolamento e di sostenere l'agricoltura e i boschi, tutte cose utili per operare manutenzione ambientale ed evitare l'erosione, l'impoverimento lo scivolamento a valle dei terreni. La centrale operativa h24 della Protezione civile è certamente importante e va assolutamente realizzata, ma non con i fondi distolti alle aree protette, proprio perché i parchi hanno già sopportato numerosi tagli e stenterebbero a sopravvivere e a garantire funzioni ambientali importantissime proprio contro il dissesto".
"Stiamo tra l'altro lavorando all'istituzione del Parco nazionale di Portofino nel disegno di legge di riforma della legge quadro sulle aree protette 394/91, che porterà numerosi cambiamenti positivi per tutto il sistema dei parchi, anche sul fronte dei possibili risparmi e della possibilità di reperire risorse. Operare tagli ai parchi oggi - concludono Caleo e Vaccari - sarebbe dunque un suicidio, la giunta Toti ci ripensi".