Al Comune della Spezia sono stati attribuiti oltre 200 mila euro che l'ente investirà per mettere a punto il Piano di Azione sull'adattamento climatico e per un intervento pilota di regimazione delle acque piovane con sistemi di drenaggio nel complesso Pietro M. Beghi e Parco della Maggiolina, quale ambito di sperimentazione di nuove tecniche di raccolta e recupero delle acque piovane per prevenire i fenomeni di allagamento frequenti nell'area. Tale intervento sarà realizzato nel corso del 2017.
Il progetto ADAPT è stato sviluppato dal Comune della Spezia nell'ambito dei lavori del tavolo ambiente e protezione del suolo confluiti nel masterplan "La Spezia 20.20".
"La strategia La Spezia 20.20 – ha dichiarato l'assessore alla sostenibilità ambientale e al progetto Smart City Laura Ruocco - sta trovando attuazione nell'ambito della programmazione europea. Il Piano di Azione sull'adattamento climatico prosegue il lavoro portato avanti con l'adesione al Patto dei Sindaci e il relativo piano di azione. I cambiamenti climatici impongono una particolare attenzione a questi temi sia nella riduzione delle emissioni climalteranti sia negli interventi sul territorio. Il Comune della Spezia vuole caratterizzare il progetto smart city su queste tematiche, impegnandosi, come in questo caso, a ricercare tutti i possibili canali di finanziamento comunitario e continuando la collaborazione con le reti attivate".
ADAPT è uno dei 38 progetti ammessi a finanziamento dopo una selezione che vedeva 144 progetti candidati. Oltre al Comune della Spezia, sono altri 12 i partner dei territori di cooperazione (Liguria, Toscana, Sardegna, Corsica, PACA). Con un budget complessivo che si aggira sui 4 milioni di euro, ADAPT si propone di migliorare la capacità delle Amministrazioni Comunali dello spazio transfrontaliero di prevenire e gestire i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, con specifico riferimento alle alluvioni urbane, attraverso azioni volte al rafforzamento delle conoscenze e delle competenze degli attori istituzionali e della società civile, alla definizione di strategie e piani di adattamento, e alla realizzazione di azioni pilota per la riduzione dei rischi e dei danni. Il progetto, presentato nell'ambito del Programma Interreg Italia Francia Marittimo (2014-2020), è stato approvato dal Comitato di Sorveglianza del Programma.