L'esponente del Partito Democratico prosegue: "Appare a mio avviso fuori luogo che la Cassa Depositi e Prestiti sia azionista di società quotate a Piazza Affari (MPS, Poste Italiane, ecc.) o che partecipi al fondo Atlante (fondo nato per aiutare le banche italiane in crisi). Bisogna che la Cassa Depositi e Prestiti torni a fare il proprio mestiere, ovvero finanziare le Pubbliche Amministrazioni aiutandole a progettare e costruire opere e infrastrutture indispensabili per il futuro del nostro paese.
E' imprescindibile che il sistema bancario rinegozi i tassi di interesse che le Pubbliche Amministrazioni pagano sui mutui accesi, è assurdo infatti che, nel momento in cui la Cassa Depositi e Prestiti e il sistema bancario in generale possono usufruire di un costo del denaro vicino allo zero (ora addirittura negativo visto che l'EURIBOR a tre mesi e -0,25%), il tasso medio applicato alle Pubbliche Amministrazione sia mediamente del 3% per un mutuo a tasso fisso! E sulle anticipazioni di cassa si sfiori addirittura il 4%, a fronte anche di un rischio zero per il sistema bancario in quanto ogni mutuo acceso dalle Pubbliche Amministrazioni viene garantito dalle entrate derivanti dalle loro due prime voci di entrata, e vincolati sul conto di tesoreria".
"Questa rinegoziazione dei tassi di interesse - spiega Mori - produrrebbe un notevole risparmio per gli enti pubblici e permetterebbe loro, lasciando invariata la rata di mutuo pagata ad oggi, di accedere a nuovi finanziamenti con cui fare nuovi interventi sul territorio, per combattere i rischi idrogeologici, per mettere in sicurezza i plessi scolastici e altro ancora. E' assurdo che mentre un normale cittadino ha la possibilità di rinegoziare il proprio tasso del mutuo stipulato negli anni scorsi, allineandolo ai tassi correnti, (oggi un mutuo decennale ha un tasso dell'1,40) questo non viene concesso alle Pubbliche Amministrazioni, dove i tassi di interesse sono completamente fuori mercato.
Nel caso della Cassa Depositi e Prestiti (a maggioranza statale) è come se lo Stato facesse pagare a se stesso, ovvero ai comuni, tassi di interesse superiori del 300% il costo del denaro!
Quindi sono giuste le affermazioni del Ministro Delrio, ma che il Ministro ora si adoperi affinché il costo del denaro pagato dalle Pubbliche Amministrazioni sia il linea con le condizioni di mercato, solo così si potranno avere le risorse per far ripartire l'economia e, cosa non meno importante, mettere in sicurezza i nostri territori".
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